PISTOIA — PISA. Venerdì 28 settembre u.s. si è consumata l’ennesima débâcle del Presidente Marco Monaco nel corso dell’Assemblea consortile chiamata ancora una volta, (dopo numerosi inserimenti all’ordine del giorno fatti in circa due anni dalla prima), ad approvare il Piano di Organizzazione Variabile che, secondo Coldiretti, doveva servire solamente a mettere una “toppa” su quanto già posto in essere da parte del Presidente e del Direttore, in tema di riorganizzazione dell’Ente e di assunzioni del personale..
C’è molta insoddisfazione tra i consorziati e gran parte degli amministratori dei Comuni delle tre provincie di Pisa, Pistoia e Livorno ricadenti nel vasto territorio consortile, a partire dai Piani di classifica passando dalla esecuzione dei lavori di bonifica, per giungere ad aspetti relativi al governo dell’Ente; primo fra tutti, la permanenza di un Direttore Generale, ex dirigente della Provincia, che risulta essere, già dal 1 gennaio 2017, in pensione.
Non è possibile approvare e sostenere una gestione consortile approssimativa ed inefficiente in gran parte fatta con decreti presidenziali e con determine dirigenziali, di fatto esautorando gli organi assembleari democraticamente eletti: Coldiretti non ritiene assolutamente che questo possa continuare ad essere il metodo corretto.
In proposito, da più parti e più volte è stato richiesto di rivedere i provvedimenti adottati, in particolare per la mancata revisione della contribuenza, senza avere alcuna risposta.
Il senso di responsabilità della Coldiretti porta a considerare ed a dare voce anche agli interessi delle migliaia di proprietari immobiliari, degli Enti locali e delle attività artigianali, commerciali ed industriali che insistono sul del territorio consortile, costretti a subire al pari degli agricoltori i danni derivanti da esondazioni e calamità naturali.
Coldiretti ha ben chiaro che il compito di questo come di tutti i Consorzi di Bonifica è quello di governare le acque irrigue, salvaguardando le campagne e lo sviluppo dell’agricoltura come pure i centri abitati, tutelando l’ambiente ed il paesaggio, cioè in altri termini svolgendo una funzione territoriale e socio-economica indispensabile.
Permane, per l’Organizzazione, il convinto sostegno del ruolo dei Consorzi di Bonifica, come pure il progetto di riordino normativo e strutturale così come effettuato dalla Regione Toscana, salvaguardando ad ogni costo la conduzione democratica di tali Enti, contro derive accentratrici, ma allo stesso modo non sono accettabili gestioni egocentriche che inficiano il “patto” che lega i consorziati tutti al proprio Ente.
In proposito Coldiretti continuerà a vigilare affinché non prevalgano quei miopi tatticismi politici, che ipotizzano il superamento dei consorzi di bonifica, emersi all’interno di una discutibile mozione approvata dal Consiglio regionale lo scorso mese di luglio in Toscana; ciò avveniva nel mentre a livello parlamentare la Commissione Agricoltura della Camera approvava all’unanimità una “risoluzione” relativa agli interventi per fronteggiare la scarsità delle risorse idriche, riconoscendo in tale ambito il ruolo fondamentale che viene svolto dai Consorzi di bonifica e di irrigazione.
In considerazione di quanto espresso Coldiretti ritiene opportuno che l’attuale Presidente compia, un atto di responsabilità, mettendo la parola fine alla sua scriteriata esperienza consortile.
Il Presidente di Coldiretti Pistoia Michela Nieri
Il Presidente di Coldiretti Pisa Fabrizio Filippi