PISTOIA. In provincia di Pistoia la rendita catastale sui terreni a vivaio è di circa 1.300 euro a ettaro, il doppio, triplo o multiplo superiore rispetto ad altre province italiane e toscane. La rendita catastale è la base imponibile per calcolare le imposte che gravano sul terreno che i vivaisti devono pagare. “Uno squilibrio giustificato in tempi in cui il vivaismo era in pieno sviluppo, non ora, con il mercato stagnante”, spiega Mario Carlesi, presidente di Coldiretti Pistoia. Una sperequazione che ha spinto Coldiretti a scrivere all’Agenzia delle Entrate, auspicando l’immediato avvio dell’iter per la revisione degli estimi catastali, a cominciare dalla convocazione della Commissione Censuaria che è l’organismo competente.
“La attuale situazione di mercato, con il prezzo dei terreni in calo, non giustifica più la forte differenza tra Pistoia e altre province italiane – spiega Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia –. Nel mantovano un terreno vocato a vivaio può avere una rendita catastale di poco più di 600 euro a ettaro, meno della metà rispetto alla nostra provincia. A Grosseto i terreni a vivaio pagano circa 450 euro, un terzo rispetto a Pistoia. E neppure ha motivazione l’eccesso di rendita presunta dei terreni a vivaio rispetto ad altre colture nella nostra stessa provincia”.
La rendita sui terreni a vivaio a Pistoia è 8/10 volte più alta di quella che grava su terreni seminativi nei comuni di Pistoia o Monsummano Terme (120/150 euro a ettaro rispetto a 1.300), di 4/5 volte rispetto ad un frutteto di Agliana o Chiesina Uzzanese (250/330 euro), e ben oltre il doppio rispetto ad un terreno orto irriguo (580 euro).
La rendita catastale è la somma del reddito dominicale, base imponibile per il pagamento delle imposte per il proprietario del terreno (Imu) e del reddito agrario, base imponibile per il coltivatore (Irpef), che spesso coincidono.
“Con la crisi il vivaismo, pur riducendo il livello di valore aggiunto prodotto, è ancora competitivo nel mondo – aggiunge Tropiano –. È opportuno che le istituzioni tengano conto del mutato scenario, agevolando il rilancio del settore che più produce utilità, reddito e occupazione a Pistoia. L’abbassamento delle rendite catastali, che Coldiretti auspica, va in questa direzione. È nell’interesse delle aziende agricole e di tutto il territorio”.
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