coldiretti. «TUTELARE LAVORO E SUDORE DI CHI STA NEI CAMPI»

Cinghiali piccoli
Cinghiali

PISTOIA. Si avvistano cervi nei vivai della piana pistoiese, in prossimità dello svincolo autostradale.

I piccioni spazzano via in poche ore interi campi di girasoli nella Valdinievole. E pure i campi di grano e di mais diventano arena per le scorribande notturne dei cinghiali.

È un momento insostenibile per gli agricoltori: piccioni, cinghiali e cervi compromettono tutte le produzioni.

“È desolante verificare come le piantine di mais o girasole che in questi giorni stanno spuntando nella piana attorno al Padule e in tutta la provincia – spiega Michela Nieri, presidente di Coldiretti Pistoia –, vengano devastate due o tre volte. Riseminare un campo diventa un costo che non si può tollerare”.

Danni per migliaia e migliaia di euro che non vengono risarciti e che rendono un terno al lotto l’attività di semina.

“La situazione, già grave da anni, è ulteriormente aggravata da una fase di buco normativo – continua Michela Nieri – che non permette l’intervento «d’urgenza» delle squadre di selezione. Una fase d’incertezza che determina costi impropri a carico dei produttori agricoli”.

Il disastro nei campi, nei vigneti, nei vivai, in piano e in altura continua ed è in ampliamento. E i danni non sono solo per il settore agricolo.

“Cinghiali, cervi e altri animali che insistono su zone improprie mettono a rischio la circolazione sulle strade principali e non sulle rèdole, i viottoli erbosi fra i campi – commenta Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia –. Coldiretti sta conducendo un’azione a livello istituzionale per portare a definitiva soluzione il problema, che si risolve solo limitando a livelli fisiologici il numero di ungulati, piccioni e altre specie”.

La Regione Toscana si è dotata di una legge obiettivo, e ora si stanno definendo i meccanismi di intervento finalizzati alla prevenzione e al contenimento dei danni alle colture agricole da parte di cinghiali, caprioli, cervi ed ungulati in genere nei periodi al di fuori della caccia.

Ma al momento i meccanismi ipotizzati sono burocratici e non sono funzionali. “Vanificheranno tutti gli sforzi fatti sino a qui per produrre una legge solo sulla carta all’avanguardia – spiega Ciampoli –. Incontreremo gli organi regionali nei prossimi giorni, e chiederemo la cessazione di questa inaccettabile fase di stallo e l’adozione di meccanismi adeguati a tutelare il lavoro e il sudore di chi sta nei campi”.

[coldiretti pistoia]

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One thought on “coldiretti. «TUTELARE LAVORO E SUDORE DI CHI STA NEI CAMPI»

  1. prima li avete buttati e ora li volete affettare.
    e magari fate anche un incontro su san francesco e “laudato sì” del papa.
    non fa una grinza! davvero.

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