PISTOIA. La Consigliera Pd Chiara Colombo non ci sta e risponde con decisione e chiarezza alla lettera del Segretario Comunale del Partito, Alessandro Giovannelli (vedi).
Fa capire di sentirsi presa in giro dagli esponenti del suo partito e con fermezza pone una serie di domande pesanti come macigni, alle quali chiede una risposta concreta e non – come lei stessa scrive scrive – «solo paroloni da Divina Commedia».
Ecco l’intervento:
Carissimo Alessandro Giovanelli,
a chi devo rispondere? A Lei nelle vesti di Consigliere Comunale; a Lei nelle vesti di Segretario Comunale Pd Pistoia; o a Lei nelle vesti di Segretario personale del Sindaco? Perché, se devo rispondere a Lei nelle vesti di Segretario Comunale Pd Pistoia, mi sarei aspettata almeno una telefonata da parte sua. I panni sporchi, di solito, si puliscono in casa, soprattutto, se le questioni da Lei poste trattano di fatti prettamente personali.
Per questo motivo, verrò subito al dunque della sua lettera. Cogliendone solo i “punti salienti”, per tutto il resto, spero vivamente che si possa poter convocare, quanto prima, un’Assemblea Comunale dove si riesca, finalmente, a parlare dei problemi reali e concreti della città. Un’Assemblea Comunale nella quale si discuta su quello che è stato fatto fin ora e quello che verrà fatto in futuro dall’amministrazione. Perché solo in questo modo, solo creando occasioni di discussione, di confronto e di ascolto reciproco è possibile farsi un’idea e delle opinioni per esporre “proposte alternative”. Molto probabilmente, sarebbe opportuno, necessario fare la conferenza di metà mandato come, da consuetudine, veniva fatto dalle precedenti amministrazioni.
Detto ciò, entrando nel merito delle questioni, sono qui a chiederLe:
- Cosa s’intende fare in relazione al tema delle “città metropolitane” (questa sconosciuta), prevede di coinvolgere gli iscritti al nostro partito o sarà una decisione che prenderà il Sindaco da solo?
- Parcheggio di San Bartolomeo sì? Parcheggio di San Bartolomeo no? Parcheggio di San Bartolomeo chi?
- Progetto sulla variante Nord esiste, è cambiato rispetto alle previsioni?
- Bilancio: attendiamo di conoscere quali sono stati gli esiti delle scelte effettuate sulla Tasi.
- Il problema delle Scuole Medie Cino e Roncalli, cosa succederà? Cosa è uscito fuori dai vari tavoli tecnici che si sono susseguiti durante tutti questi mesi?
- Dal punto di vista del commercio, della valorizzazione del centro storico, sui temi del sociale, della promozione turistica cosa si prevede di fare?
- Questione partecipate: la vendita delle quote Mukki, a che punto siamo, quali sono i risvolti delle vicende che abbiamo appreso solo ed esclusivamente dai giornali?
- Questione del distretto floro-vivaisto?
- L’ascolto alle associazioni di categoria economiche e produttive della città è sufficiente? È abbastanza? O andrebbero coinvolte maggiormente?
- Impasse sul regolamento degli impianti sportivi, come s’intende risolverlo?
- A che punto siamo con la raccolta differenziata, centro e periferia?
- La questione delle tubature dell’acqua contenenti fibre di amianto vogliamo continuare a ignorarla o, forse, è il caso d’iniziare a produrre dati e numeri? O i dati e i numeri sono importanti solo quando fa comodo a voi?
Bastano tre righe per rispondere a queste questioni. Risposte concrete e non paroloni da Divina Commedia. La gente vuole e pretende questo da noi!
Per prendere questo tipo di decisioni, è indispensabile utilizzare il tempo non tanto in termini di quantità ma di qualità. I dati qualitativi non sono oggettivi e non possono essere giudicati in maniera uniforme? Ben venga! Se iniziassimo tutti a smettere di considerare le persone come esseri umani privi di spirito critico; di sminuire l’intelligenza acquisita sul campo rispetto a quella proveniente solo da titoli da incorniciare sulle pareti; di finirla di “fare staffetta” con le responsabilità e di ammettere, ogni tanto, le proprie colpe. Beh, sarebbe già un importantissimo punto di partenza.
Non ho fatto altro che dormire per tutto questo tempo e, improvvisamente, ho deciso di darmi una svegliata? Com’è che si dice, «meglio tardi che mai». E si faccia avanti chiunque voglia dare un contributo alle questioni che ho sollevato, sia all’interno che al di fuori del partito. Solo così potremmo, realmente, aprirci alla città.