colpo di coda 2. PER SALVARE QUARRATA E IL SUO TERRITORIO NON OCCORRE UN MEZZO ELETTRICO, BISOGNA LEVAR DI MEZZO UN’AMMINISTRAZIONE DI INCONCLUDENTI CON LA TESSERA DELL’ANPI

Il politicamente corretto fa un unico effetto: cancella la capacità di ragionare col proprio cervello, per costringere ad allinearsi sulle posizioni illuminate di chi esercita il potere. Il leone, il gatto puzzolo, il lupo, la tigre, la pantera, la coccinella che si pappa i pidocchi, l’Otocolobus manul della Mongolia, tutti esseri viventi che non sono politicamente corretti, non hanno problemi di malattie mentali se non quando, contro la loro volontà, entrano purtroppo in contatto con il genere umano. Ci avete mai pensato a questo o pensare è troppo difficile e impegnativo?

Metalinguaggio. Se gli occhi sono la “porta dell’anima”, quelli del sindaco Okkióne dicono fin troppo. La Pasquini non avrebbe dovuto promuoverlo all’esame di terza media, perché oggi dimostra di non saper neppure leggere se non romanzetti di Salgari e bigliettini di Baci Perugina. Un po’ pochino per un sindaco di 27mila abitanti

 

SE TU ’UN SEI DELL’ANPI

IMPÌCCATI: ’UN TU CAMPI!

 


 

Tessera Anpi del 2019. Ma se l’umanità al potere (attenzione al significato preciso  delle parole) è come la “giunta in ciabatte”, preferisco essere un Otocolobus manul della Mongolia

 

STAMATTINA, alle 8:55-6, un lettore del pezzo pubblicato ieri sera, il cui titolo lo vedete qua sopra, è intervenuto con queste parole:

Buongiorno, fuori dai denti. Sono d’accordo sugli inconcludenti, ma non capisco il riferimento alla tessera dell’Anpi.
E non capisco questa presa di posizione nei confronti di un’associazione simbolo dell’antifascismo.

Il lettore, mentre si fa avanti “fuori dai denti” – cosa che apprezzo assai perché io, personalmente, parlo sempre fuori dai denti (e per questo sono agli arresti domiciliari) –, si chiede il perché della mia posizione nei confronti di un’associazione simbolo dell’antifascismo.

La sua domanda non mi sconvolge e non mi meraviglia più di tanto: io vengo da una scuola Gentile e lui, probabilmente, per età, esce da una scuola Decreti Delegati 1974: la scuola dei promossi per legge, quella che abolì anche l’analisi logica.

Parlare di Anpi oggi, iscriversi all’associazione e fare il partigiano portami via è la cosa più facile, scontata e stupida del mondo: non costa nulla, perché non ci sono pericoli incombenti. Si fa bella figura (ma a volte, più spesso, “di merda” alla Emilio Fede) e siamo tutti lì, in fila, a tenersi per la manina dinanzi all’obiettivo della macchina digitale.

Il lettore, scandalizzato della mia posizione, non capisce che quella associazione, in mano a certi campioni del Pd, come la famosa giunta in ciabatte del Mazzanti Marco Okkióne, è un insulto alla guerra partigiana e di liberazione; un insulto alle istituzioni e – soprattutto – una “stesa di cacca” sopra la Costituzione più bella del mondo.

I motivi dell’insultismo senza limitismo di chi osanna l’Anpi-smo della e delle giunte democratiche, possono essere molti, ma li riassumo a pizzicotto, come vengono vengono:

  1. iscriversi all’Anpi ora che non esistono più partigiani storici, è uno sputo in faccia a chi il fucile lo ha imbracciato davvero da parte di chi vive in poltrona e in ciabatte
  2. iscriversi all’Anpi ora, ha lo stesso senso che iscriversi all’ANGI, l’Associazione Nazionale Gladiatori d’Italia, fondata da Spartaco, quando fu crocifisso lungo la via Appia dopo la sconfitta subìta da Crasso nel 71 a. C.
  3. iscriversi all’Anpi ora per accreditare la propria antifascistità è lo stesso sfregio di chi – saprei nome, cognome etc., ma non ne fo parola, trattandosi di persona morta e defunta da un bel po’ – fece trovare, al prete di Lucciano (chiesa nota al nostro lettore fuori dei denti) una bella merda in coro, cioè dietro l’altare di Santo Stefano protomartire
  4. iscriversi all’Anpi ora significa, in soldoni, prendere per il culo i cittadini
Non è l’abito che fa il monaco e non si è antifascisti perché si ha la tessera dell’Anpi: se mai si prende la tessera dell’Anpi solo se si è veramente antifascisti

La sezione 4 merita un approfondimento, caro lettor fuor de’ denti. Eccolo, sempre a punti di logica scanditi a dovere:

  1. Antifascismo significa trasparenza e buona amministrazione: e il Marco Okkióne Mazzanti è la negazione di tutto questo – come ho detto, scritto e sottoscritto finché, per la mia estrema chiarezza fuori dei denti, sono stato posto agli arresti domiciliari come in un santificato sistema fascista ma “tinto di rosso”
  2. Antifascismo significa rapporti limpidi con i cittadini; e sfido chiunque (diceva il sindaco Amadori) a dimostrare che ilMarco Okkióne Mazzanti sia limpido e risponda ai cittadini a prescindere da me, Edoardo Bianchini, lo stalker stronzo e malefico, dal 14 dicembre chiuso in casa per aver detto la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità senza temere le conseguenze, ma unicamente per affermare, sulla propria pelle, i principi di antifascismo della Costituzione: libertà di pensiero, di parola e di opinione
  3. Antifascismo significa, nel caso dell’AvvocatA Francesca Marini, responsabile anche della legalità/fregalità del Comune, scendere in piazza come Solone contro Pisistrato, armato di tutto punto per avvertire i cittadini ateniesi che Pisistrato/Okkióne non sta amministrando, ma sta facendo “i cazzi suoi” per i propri interessi di egotismo psicotico di stampo staliniano: “io rappresento, quindi io sono il Comune”. Mi pavoneggio a Tvl e sono il vostro benefattore; ho sempre ragione; ho solo io il diritto di parlare e di dirvi la verità, “io so’ io e voi non siete un cazzo”
  4. Antifascismo significa che, se uno stronzo qualsiasi di amministratore comunale, va, in perfetta buonafede e trasparenza, a mangiare a una cena dei Lions a Montecatini, con una schiera di aspiranti salvatori dell’ambiente, che si professano verdi ed ecologisti (ma una schiera ben nutrita e farcita di gente che lavora nell’edilizia), non debba aver paura di rispondere alla domanda «chi c’era alla cena all’Hotel Croce di Malta»; non debba vergognarsi di ciò che ha fatto o di quante salsicce ha inghiottito, perché altrimenti ci dà ragione e ci fa pensare che, se c’era, c’era perché “troppo amico” dei mangia-suolo
  5. Antifascismo significa che il presidente o la presidentessa dell’Anpi – com’è accaduto in altro Comune confinante con Quarrata – non sistema la propria figliola in Comune. E se la sistema in Comune la fa sistemare a Grosseto, e non nel suo Comune, a 500 metri da casa propria. Questo non è testimonianza di antifascismo, ma puzzo di nepotismo e di mafia
Nessuno degli antifascisti trasparenti della giunta okkiònica ci ha mai voluto dire chi di loro era andato a pappare con i Lions al Croce di Malta di Montecatini. Se questo è antifascismo, chiediamolo alla Luigia Caferri di Serravalle Pistoiese. Lei di certo lo sa

Caro amico lettore che ti senti offeso nel tuo offeso antifascismo: pensa, solo per un istante, se sono più antifascisti dei personaggetti come quelli della giunta okkiònica iscritti all’Anpi, o io che ti sto rispondendo e che, grazie alla mia libertà morale, spirituale e civile, devo subire non solo i calci un culo da parte di antifascisti fasulli come questi, ma perfino di una magistratura che, invece di svolgere il proprio compito, non di rado adopera l’impalazione per difendere l’onore e il decoro degli antifascisti dei nostri stivali.

Ora, fuori dei denti, rispondi: chi sarebbe più degno di essere iscritto all’Anpi? Questa massa di inconcludenti sordi, ciechi e muti e che vanno a pappare con i Lions o chi, la guerra partigiana per la e le libertà la combatte ogni giorno contro certi svergognati?

Aggiungo una nota che ieri mi è sfuggita dalla tastiera. La sindaca di questo sindaco, la famosa dottoressa Sabrina Sergio Gori, da me definita, con giudizio politico, la sindaca più inutile di Quarrata (ho diritto a dire liberamente ciò che penso o no? C’è ancora l’articolo 21 della Costituzione o lo hanno cancellato fra Pd e giudici?), si è inviperita e si è lanciata in una querela subito accolta dal PM.

Antifascismo militante. Dire al potere di andare a quel paese “fuori dei denti”

Fermo restando il fatto che costei veniva da una bella famiglia fascista (ma questa è un’altra storia), la dottoressa Sabrina Sergio Gori era così antidemocratica, che per parlarci occorreva far la fila dinanzi al suo uscio istituzionale di via Vittorio Veneto, per giorni e giorni e giorni.

Okkióne fasciato. La cerimonia della bandiera. I sindaci quarratini Cappellini, Testai, Mazzanti, Sergio Gori, Marini. Quanti giorni ci mise Marta Quilici per ottenere un colloquio con la “sindaca più inutile di Quarrata”, la dottoressa Sabrina Sergio Gori? Fate una ricerca, imparate a studiare

E non venga fuori a dire che non è vero. La prova vivente di questo – se non ricordo male – ce l’ha Marco Okkióne Mazzanti, come segretaria-portavoce. Si chiama Marta Quilici e, quando lavorava al Tirreno, sputtanò a dovere sia la sindaca (giorni di fila per ottenere un colloquio) che la mensa-Caritas del prete di Quarrata che faceva concorrenza ai ristoratori locali: pranzo completo a bassissimo costo. La Quilici andò anche lei a pranzo: e vide e scrisse che perfino i bancari, a risparmio, andavano a sfamarsi lì più che altrove. Era più conveniente. E il Comune che fece? Che fece il comandante della polizia municipale, allora non l’elettricista ma, credo, Oliviero Billi? Chiusero occhi, orecchi e bocca in quanto antifascisti e favorevoli al libero mercato?

Caro lettore: l’uomo ha due grandi virtù. La prima è quella di essere stronzo per natura (aggiórnati leggendo Il principe di Machiavelli, libro un po’ datato, ma sempre attuale e universale); la seconda è quella di scordare tutto in un batter d’occhio, passando dal un giorno all’altro, dal fascismo al comunismo antifascista, se Mussolini è appeso a testa in giù a un telaio di ferro di un distributore in Piazzale Loreto; se la Petacci è nuda e se solo un vero antifascista come Pertini (mi pare) ha il coraggio di coprirle pietosamente le gambe dopo che certi partigiani gli hanno sputato e pisciato addosso.

E… Buongiorno, fuori dai denti. Qui, se qualcuno è degno di essere partigiano e iscritto all’Anpi, non è il Mazzanti e la sua giunta, quella di lui che, per privilegio fascista, non viene multato da quel campione di democratico del Bai: ma chi ti sta rispondendo in questo momento.

Fuori dai denti: io, il rompicoglioni che mette a nudo le porcate istituzionali a difesa delle quali la procura pistoiese si muove e mi tiene ai domiciliari.

Sono stato abbastanza chiaro fuori dai denti? Allora, buon sabato!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]

Il sindaco Mazzanti firma a favore della proposta di legge contro il fascismo: come dire che il papa firma un appello contro la crocifissione di Gesù. Stessa cosa

 

Il fascismo è innato nello spirito gregario-democratico del gregge umano.
Se non sei una pecora rossa come tutte le altre e non ti allinei, visto che il tuo colore è ben individuabile, sei tu la peste del gregge.
L’antifascismo si vive “fuori dai denti”, non si dichiara con la Fìdaty Card dell’Anpi!


Print Friendly, PDF & Email