
PISTOIA. Si vive un’epoca di opacità delle istituzioni democratiche, gli italiani sono stati blanditi da norme ordinarie (quelle sulla trasparenza, per esempio) e da amministrazioni che si riempiono la bocca di legalità, rappresentatività, partecipazione.
Purtroppo più se ne parla e più parole si sprecano su temi che dovrebbero ormai far parte della sensibilità di popoli maturi, meno si pratica la virtù.
Di fatto non scegliamo i nostri rappresentanti nazionali, non eleggiamo il premier (e perché si chiama premier se non è eletto e oltretutto si chiama presidente del Consiglio?), il Senato, tutt’altro che essere abolito come a lungo sbandierato, sarà formato da eletti di secondo livello tra consiglieri regionali e sindaci.
Eleggiamo invece almeno per il momento direttamente consiglieri comunali e Sindaco.
Ecco, seguendo le sedute di consiglio comunale si percepisce, sempre più imbarazzante, il disagio dei consiglieri che restano marginali rispetto alle decisioni che vengono prese altrove, ed emarginati da supertecnici che svolgono incarichi politici e politici a cui vengono affidati compiti tecnici (senza dover rendere conto della ratio sottesa a simili scelte).
La premessa è utile a comprendere almeno due o tre temi affrontati ieri in sala del Grandonio.
GIOSTRA

In apertura si è parlato di nuovo della questione della minacciata consultazione sulla giostra sì o no: molti sono intervenuti mantenendo le posizioni già espresse e già riportate su queste pagine nei giorni scorsi. Qualcuno ha ribadito che la propria impostazione è etica e non ideologica. Ma le 9 sedute di commissioni congiunte (terza e quarta) svolte in tutto il periodo successivo alla giostra del 2014 (un anno e qualche mese) son costate qualche decina di migliaia di euro.
E ora che senso ha ricorrere a una consultazione popolare? Il lavoro dei consiglieri, che hanno provato a ottemperare alla mozione con cui si chiedevano nuove regole per la gara e nuove idee per i festeggiamenti, quindi è stato inutile: si sprecano soldi? Non democrazia ma idiocracy, secondo alcuni, è quella che decide di far lavorare le commissioni e poi alla fine, rimette il tutto alla decisione popolare, ma con un sistema con cui ognuno è tenuto a collegarsi con una piattaforma regionale online per esprimere il proprio giudizio.
ASSESSORI ASSENTI

Segue la comunicazione del Consigliere Del Bino che, in qualità di Presidente della prima commissione, ha contattato il nuovo Assessore al bilancio per avere indicazioni necessarie al proprio ufficio. E qui siamo già ai guasti paventati solo pochi giorni or sono sulla difficoltà per il neo Assessore di essere presente a Pistoia, in consiglio, come avrebbe preteso il Sindaco in tempi meno avari di considerazione per l’assemblea cittadina; ma anche di essere reperibile per telefono o per mail. Del Bino aspettava una risposta da Palagi, ma quella risposta non è arrivata. Né alcuna comunicazione dal Direttore generale di Acer.
Il consigliere a 5 Stelle parla di un vero disagio avvertito per un comportamento che non è accettabile, e conclude “quindi ci sta prendendo di tacco, che si dia una regolata”. Altri consiglieri si sono espressi in appoggio alla rimostranza di Del Bino.
Poi è la volta del parcheggio dell’ospedale, il Comune invia i vigilini a fare le multe a chi parcheggia a pelle fuori dagli stalli, e incassa i soldi delle multe, se il cittadino parcheggia a pagamento il provento va alla Gesat, se cerca di risparmiare rischia un ben più pesante esborso. E tra gli utenti non c’è nessuno che sia contento.
Capecchi chiede al Sindaco a che punto è il bando di concorso per dirigente: è saltato? Quando si avranno le decisioni in merito visto che il termine scade tra due giorni e tutti gli interessati devono continuamente controllare che cosa esce sul sito del Comune, senza certezza, né trasparenza? Il Sindaco dice che si tratta di scelte tecniche, sarà il Segretario generale a occuparsene, tutto nella legge.
ACCIDERBA A SAN BARTOLOMEO!

Sul parcheggio di San Bartolomeo: che vogliono fare il Sindaco e la Giunta? Si assumeranno la responsabilità anche economica o proveranno un tentativo di composizione con la Napoletana Parcheggi che ha avuto un giudizio favorevole dal Consiglio di Stato?
Il Sindaco informa che l’ufficio legale ha raccolto il parere dei legali esterni secondo cui si può proporre appello e fare istanza cautelare per sospensione dell’applicazione della sentenza.
Secondo Bertinelli ci sono motivi di ragione formale e altri di ragione sostanziale (rischio idrogeologico) che nessun Tar o Consiglio di Stato può ignorare. La Napoletana Parcheggi dovrà documentare il danno ingiusto che pretende e non le sarà facile. Di certo sostiene di aver agito sempre ed esclusivamente nell’interesse pubblico. Se la realizzazione di un parcheggio interrato sia nell’interesse di Pistoia e nel suo futuro? La Giunta crede di no, confortata dalle stesse previsioni urbanistiche diverse da quello che deriverebbe da quella realizzazione. Il piano di recupero è in imbarazzante contrasto con l’interesse pubblico.
Insomma le responsabilità è di chi c’era prima. Resta il conto da pagare.
Il concetto che avevamo di democrazia, quello secondo cui la sovranità appartiene al popolo, è un po’ tramontato dietro la ragion di Stato. Prenderne atto è la via più breve. Fatevene una ragione!
Paola…trasferiamoci tutti in Svizzera: li convocano referendum popolari a raffica…almeno un paio all’anno. Chiedono ai cittadini di tutto e di più, ma non perchè non sanno governare, ma perchè sono una delle più antiche democrazie del mondo e del mondo hanno capito tutto (li criticano perchè si sono tenuti fuori da tutte le guerre…ma a me sembra un merito e non un’onta…)…e ben si guardano dall’entrare in sovratrutture gigantesche e caotiche come UE e similari. E lì i referendum li rispettano. Facciamo cosi’: voi tirate su un bel Zukunftslinien a Berna e io ci scrivo in tre lingue più spiccioli.
Amen
(a proposito…oggi in questo paese laico ho ascoltato solo un paio di dichiarazioni di papi e vescovi vari….strano…di solito sotto le 10 non si scende…)
infatti Massimo, non è l Svizzera ma il POPOLO svizzero che incarna l’ideale democratico nel modo più compiuto e pacifico, magari si potesse travasare nelle nostre menti peninsulari un po’ di buon senso elvetico