PISTOIA. «Il comparto del turismo e del pubblico esercizio nel centro storico di Pistoia non è una sommatoria di iniziative private. È un sistema, un sistema che produce lavoro, economia, ma anche società e cultura. Proprio come una fabbrica, tradizionalmente al centro dei pensieri e delle attenzioni di partiti e movimenti di sinistra. Chi lo amministra e si propone di regolamentarlo, deve farlo con questa consapevolezza».
Lo dice Massimo Baldi, consigliere regionale Pd, intervenendo nel dibattito sul commercio nel centro storico di Pistoia.
«Lo affermo – spiega Baldi – perché a volte si ha la sensazione che gli imprenditori del commercio e del pubblico esercizio del centro siano trattati da alcuni miei compagni di partito come potenziali usurpatori di un luogo pubblico mediante l’esercizio di interessi privati. Come un fenomeno, insomma, nei cui confronti l’attività di regolamentazione debba avere funzione ostativa e limitativa, di preservazione dello spazio pubblico come se fosse una riserva ambientale minacciata da un insediamento abusivo (eppure a Pistoia non ci sono quei minimarket h24 che Dario Nardella, giustamente, cerca di limitare a Firenze).
Chi adotta questa impostazione, tutta ideologica – precisa Baldi – non si rende conto che in realtà a rendere ‘pubblico’ il centro storico, a partire dal 2001, è stata prioritariamente se non unicamente l’iniziativa privata di questi imprenditori, che con il loro lavoro e la loro iniziativa hanno reso attraente, vivace e culturalmente fertile un centro antico che prima di allora, dopo le sette di sera, era un deserto in cui sguazzavano criminalità e consumo di stupefacenti.
Per questo sento l’esigenza di questa amichevole invasione di campo. Il regolamento sui dehors e sui dispositivi di riscaldamento esterno (i cosiddetti funghi) rischia di divenire un terreno delicato in cui si giocano le sorti del futuro produttivo e culturale del centro storico. Ed è un rischio che, proprio alla vigilia dell’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura, non ci conviene correre. È dalla parte degli imprenditori, degli esercenti e dei lavoratori, e non contro di loro – conclude Baldi – che dobbiamo immaginare il centro storico di oggi e di domani».
[becchimanzi – pd consiglio regionale toscana]
Bentrovato Mr.Baldi! Come va con l’abbeveraggio?…Che fa confuta? No?…Vabbè…allora, in linea di pricipio potrei anche essere d’accordo con alcune sue affermazioni, anzi potrei essere io a dirle, che sono un cittadino qualunque.
Ma Lei…nonostante in questi ultimi anni nel vostro partito abbiate davvero dato “spettacolo” ancora non mi capacito del vostro autolesionismo, per il quale, invece di discutere tra voi, di rispettare i ruoli (e mi spiace ma il sindaco è ancora Bertinelli….non Bini, non Bartoli….), di rispettare le persone e la loro buona fede, vi comportate come se i peggiori nemici fossero proprio i vostri compagni di partito. Se a livello nazionale c’è il plurifallito e plurisconfessato D’Alema che parla di Renzi come fosse un verme, a livello locale c’è gente come lei che facendo finta di dare un consiglio amichevole (non richiesto) a Bertinelli, in realtà lo vuole semplicemente sconfessare davanti ai cittadini. Se fosse altrimenti sincero, il suo intento dichiarato, non avrebbe fatto la sua solita comparsata via comunicato, ma sarebbe andato direttamente in Comune dal Sindaco a parlare con lui delle sue idee in merito. In ogni caso sono convinto che il vostro partito non durerà ancora a lungo in queste condizioni e con questi comportamenti e finirete con lo spaccarvi in due o tre tronconi perdendo alla fine la possibilità numerica di governare. Certo c’è sempre Verdini (se non lo arrestano prima). Ma a tutto c’è un limite.
Buona serata
Massimo Scalas