PITEGLIO. Il Sindaco Luca Marmo nei giorni scorsi ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri una nota con la richiesta di un intervento normativo riguardo il complesso “Ipost”.
Secondo il primo cittadino questo “può realisticamente dare corpo alla possibilità di un investimento di tipo privato.
La nota è stata inviata per conoscenza anche ai parlamentari pistoiesi Caterina Bini e Edoardo Fanucci nonché al Procuratore per la Toscana di IGel Spa geometra Rodolfo Cazzola.
Ecco di seguito il testo della lettera:
Alla c.a. del Presidente del Consiglio dei Ministri Dott. Matteo Renzi
e p.c. ai parlamentari pistoiesi On.li Caterina Bini ed Edoardo Fanucci
Al Procuratore per la Toscana di IGeI SpA Geom. Rodolfo Cazzola
Una recente trasmissione di “Presa Diretta” ha evidenziato lo stato avanzato di degrado di numerose strutture di proprietà dell’Inps. Una di esse ricade nel Comune di Piteglio (Frazione Prunetta). Si tratta di un complesso, di oltre 13.000 mq, che è stato adibito per un ventennio a centro vacanze. La chiusura risale al 1997. Da allora l’immobile è stato completamente abbandonato e nonostante l’interesse di numerosi soggetti privati, manifestatosi a più riprese nel tempo, non è mai stato possibile stabilire un rapporto di interlocuzione risolutivo con la proprietà, prima Ipost oggi Inps.
Gli eventi meteorici di inizio marzo hanno ulteriormente aggravato lo stato di conservazione dei beni esponendo la proprietà al “rischio” di interventi manutentivi non più procrastinabili in relazione al mantenimento di un livello accettabile di sicurezza. A breve Inps dovrebbe emanare un bando, contenente anche il complesso di Prunetta, tendente all’affitto degli immobili che lo compongono.
È opinione di chi scrive che l’opzione affitto potrebbe non dare esiti significativi per il complesso in questione soprattutto perché non garantista rispetto alla remunerazione degli investimenti necessari per renderlo utilizzabile. Poiché altri immobili di proprietà pubblica, stanti le particolari condizioni, sono stati alienati ricorrendo ad una decretazione ad hoc da parte del governo, riterrei quanto mai opportuno ed urgente che anche per il complesso ex Ipost si procedesse in tale direzione.
Alla presente si allega:
Una breve memoria concernente la storia e lo stato delle procedure in essere per la riqualificazione;
La nota pervenuta da IGeI (Inps Gestione Immobiliare) tendente a ribadire lo stato avanzato di degrado degli immobili e la necessità di una soluzione “normativa” urgente.
Disponibile per ogni ulteriore approfondimento che dovesse rendersi necessario con l’occasione invio un saluto cordiale.
Luca Marmo, Sindaco di Piteglio
È interessante per chi non conoscesse dettagliatamente la vicenda del complesso Ipost di Prunetta leggere anche la memoria sulla storia e sullo stato delle procedure prodotta dal Comune di Piteglio.
MEMORIA SULLO STORIA
E SULLO STATO DELLE PROCEDURE
AVENTI AD OGGETTO LA RIQUALIFICAZIONE
DEL COMPLESSO EX IPOST SITO
NELLA FRAZIONE DI PRUNETTA
Il complesso Ipost di Prunetta è stato inaugurato nel 1975. Ipost era l’ente previdenziale delle poste che, come in uso in quegli anni, aveva realizzato in Italia svariati centri vacanze ad uso dei figli dei dipendenti. Il complesso in questione, costituito da una colonia (circa 10.000 mq di superficie) e da un albergo (3.000 mq circa), ha funzionato per 22 anni (fino al 1997) con cadenza stagionale. I momenti di attività garantivano al paese e alle zone limitrofe assunzioni a tempo parziale ed una economia indotta di tutto riguardo.
Dal 1997, anno della chiusura, varie iniziative sono state portate avanti dalle amministrazioni comunali che si sono succedute, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise pubblico – privato. Purtroppo dette iniziative sono andate spesso ad arenarsi nelle complessità di una gestione statale impantanata entro procedure che mal si conciliano con il dinamismo dell’imprenditoria e del mercato.
Già Ipost, durante i primi anni duemila, aveva proceduto ad un tentativo di vendita per tramite di gara d’appalto. Purtroppo il prezzo a base di gara, individuato per tramite di perizia tecnica, era oggettivamente eccessivo in rapporto allo stato di conservazione degli immobili e alla loro collocazione e la gara era andata deserta.
Per effetto della legge 122/2010, il 31 maggio dello stesso anno Ipost viene soppresso e tutte le funzioni, unitamente al patrimonio, vengono trasferite ad Inps la quale affida transitoriamente la gestione del patrimonio ad una società ad hoc: Inps Gestione Immobiliare (IGeI SpA) a maggioranza Inps e partecipata da svariati soggetti di natura privata. IGeI ha il compito di individuare e sviluppare le migliori soluzioni per la salvaguardia del complesso immobiliare di proprietà dell’ Inps.
Nel 2012, con l’obiettivo di addivenire ad una gestione del patrimonio più ampia e strutturata, Inps decide di affidare l’intera gestione ad un soggetto esterno. Allo scopo viene indetta apposita gara. La divisione immobiliare del gruppo Pirelli si aggiudica l’appalto e la seconda in graduatoria, la società immobiliare Romeo, impugna il provvedimento di assegnazione davanti al giudice amministrativo.
Dopo due sentenze contrarie, la Romeo promuove ricorso dinanzi al Consiglio di Stato dove si vede riconosciuto il diritto all’assegnazione. Siamo nel 2014 quando, a seguito degli eventi amministrativo giudiziari di cui si è detto, la società quarta classificata, Sovigest, promuove a sua volta ricorso avverso la Romeo. L’iter relativo a quest’ultima controversia è tutt’ora in corso di svolgimento e, nelle more di una decisione definitiva, IGeI mantiene la competenza sulla gestione del patrimonio.
A complicare il quadro testé delineato interviene la costituzione della società Invimit Sgr, soggetto di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, da inizio 2014 acquisisce la competenza circa ogni procedura di ricollocazione del patrimonio immobiliare a qualunque titolo riconducibile alla proprietà dello Stato. Le proprietà Inps ricadono, ovviamente, in questo ambito.
Nel contesto rappresentato, protraendosi i tempi di risoluzione definitiva del caso oltre ogni limite ragionevolmente breve, ed essendo Inps nell’impossibilità di procedere alla vendita diretta che competerebbe ad Invimit, la stessa Inps ha determinato di attivare opportuni bandi di locazione dei propri immobili. Sappiamo dunque che a breve dovrebbe uscire un bando di affitto/comodato con l’obiettivo di assegnare, a prezzo simbolico, la gestione di una parte dei propri immobili nelle more di una soluzione definitiva. Fra questi immobili dovrebbe ricadere l’ex complesso Ipost di Prunetta.
Il 18 febbraio u.s. il Geom. Rodolfo Cazzola, procuratore di IGeI SpA, invia una nota al Sindaco di Piteglio da cui si evince la necessità di un intervento diretto da parte del Governo Nazionale. Ciò in considerazione del fatto che, le procedure in corso, oltre a non aver consentito in passato l’apertura di un dialogo con imprese disponibili all’acquisto, lasciano temere per una possibile ulteriore dilazione dei tempi non più compatibile con lo stato di conservazione dei beni.
L’intervento in questione potrebbe consistere di una norma che, in considerazione della localizzazione geografica (area a rischio desertificazione), dello stato di consunzione del patrimonio (ulteriormente incrementato dagli eventi meteorici di inizio marzo), del possibile impatto positivo sull’economia locale di una operazione di vendita e successiva riqualificazione dei beni, metta fin da subito Inps nella condizione di procedere alla vendita diretta del complesso immobiliare sito nella frazione di Prunetta.
Vedi anche: https://www.linealibera.it/ex-colonia-ipost-di-prunetta-il-sindaco-marmo-scrive-a-renzi/