Unità del Centrodestra, candidato (o candidata chissà) autorevole, e soprattutto squadra di governo sono le condizioni per convincere una città che ci sta dando segnali di voler cambiare.
PRATO. “Non bisogna, in alcun modo, ripetere l’errore di cinque anni fa: un nome imposto dall’alto, gradito al partito di maggioranza relativa nella coalizione ma non agli elettori. Diciamo questo nel massimo rispetto del partito della coalizione primo per voti che legittimamente proporrà uno o più nomi, sui quali ci confronteremo, nelle dovute sedi, nel rispetto di tutti.
Unità del Centrodestra, candidato (o candidata chissà) autorevole, e soprattutto squadra di governo – perché quella è la vera sfida – sono le condizioni per convincere una città che ci sta dando segnali di voler cambiare. E come dargli torto dopo dieci anni di rendering e fallimenti! Noi abbiamo fatto le nostre proposte e lavoreremo per una sintesi. Ci piace ricordare che Berlusconi, anche nei momenti di massimo consenso, era solito riservare ruoli di primo piano a tutti gli alleati, anche quelli con meno voti. Questo è il metodo per vincere: allargare, coinvolgere, fare sintesi. Così abbiamo vinto nel 2009, così abbiamo vinto a Poggio a Caiano”.
Lo affermano l’On. Erica Mazzetti, coordinatore provinciale, e Francesco Cappelli, coordinatore comunale di Forza Italia, in merito alle prossime elezioni amministrative a Prato.
[lorenzo somigli]