PISTOIA. Il processo di aggregazione societaria tra Centrale del latte di Torino e Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno è stato al centro della prima interpellanza presentata nel consiglio comunale di lunedì 18 gennaio. Il consigliere di Pistoia Domani Capecchi ha chiesto all’amministrazione se siano state valutate le conseguenze di tale operazione, considerando anche che il Comune di Pistoia passerà dal detenere il 18,41 % della Centrale del latte toscana al 5,26% della Centrale del latte piemontese. Considerata l’evoluzione del quadro societario, il consigliere ha posto dubbi sull’opportunità di dismettere la partecipazione, invitando a discuterne ulteriormente in commissione consiliare.
Partendo dalla delibera del 2009 in cui il Comune di Pistoia stabiliva la “non strategicità della partecipazione azionaria nella Centrale del latte”, l’assessore alle partecipate Daniela Belliti ha ripercorso le tappe che hanno portato alla decisione odierna di non voler partecipare alla fusione e di dismettere la propria quota prima della effettività della fusione stessa, pubblicando a breve un bando di gara per la vendita delle proprie quote.
“Stiamo lavorando al bando e stiamo esplorando il mercato, compresa la possibilità che gli attuali soci esercitino il diritto di prelazione – ha precisato la vicesindaco –. Secondo la giunta, le caratteristiche del progetto di fusione con Torino non sono tali da mutare l’orientamento della discussione della partecipazione di Pistoia. È comunque nostra intenzione informare la commissione consiliare competente del progetto prima dell’assemblea straordinaria”.
Il consigliere Alessandro Capecchi si è detto parzialmente soddisfatto della risposta, ponendo dubbi sull’opportunità di vendere oggi la quota del Comune di Pistoia e chiedendo un approfondimento in sede di commissione consiliare per valutare possibili cambiamenti di indirizzo.
La seconda interpellanza è stata presentata dal consigliere Del Bino del Movimento 5 stelle e ha riguardato le modifiche alla pista ciclabile in viale Arcadia, in particolare le motivazioni che hanno portato alla realizzazione della “vasca di ghiaia” a fianco del percorso nei pressi della rotonda di Porta San Marco. Tra le diverse questioni, il pentastellato ha chiesto se l’opera fosse prevista nel progetto originario o se si sia resa necessaria a seguito di verifiche successive e a quale costo.
In una ricostruzione dettagliata dei passaggi che hanno portato alla realizzazione della pista ciclabile, l’assessore alla mobilità Belliti ha precisato che la necessità di apportare due modifiche progettuali all’andamento planimetrico della pista ciclabile nell’area di San Michele in Forcole, e conseguentemente all’impianto di smaltimento di acque reflue, si è manifestata a seguito di alcune prescrizioni impartite dalla Sovrintendenza durante un sopralluogo del marzo 2014.
Nelle opere idrauliche realizzate lo scorso settembre, quando la pista era già fruibile, ma i lavori non ancora terminati, sono state seguite le indicazioni del progetto esecutivo, confermate nelle due varianti progettuali. È stato necessario solamente potenziare l’impianto idrico. Lo scavo realizzato ha riguardato principalmente il materiale di riporto accumulato nell’area durante le lavorazioni, e non ha superato le profondità degli scavi precedenti realizzati.
Il consigliere Del Bino ha valutato la risposta dell’assessore completa.
Trasformata in interrogazione l’interpellanza presentata da Betti di Pistoia Spirito Libero su un’area di sosta in via dei Pappagalli, l’assemblea è passata a trattare la terza interpellanza. Il consigliere di Pistoia Domani Tomasi ha quindi presentato all’aula le difficoltà riscontrate da un cittadino non vedente nell’affrontare il percorso che quotidianamente compie per portare la figlia alla scuola elementare Collodi, chiedendo di risolverle.
A tale proposito, l’assessore alla mobilità Belliti ha precisato che l’Amministrazione comunale si è attivata già da tempo per affrontare il problema, prima incontrando i cittadini interessati con la Polizia Municipale, Publiambiente e l’ufficio mobilità, e conseguente sopralluogo, poi convocando un incontro con tutte le associazioni che si occupano di disabilità per coordinare e pianificare interventi strutturali.
Nel caso specifico, il sopralluogo ha evidenziato che la posizione dei cassonetti davanti alla scuola Collodi è idonea, ma risulta necessario controllare, attraverso una più intensa presenza degli agenti della Polizia municipale, che si evitino soste sui marciapiedi. A tal fine, lo scorso 3 dicembre, con il supporto degli ausiliari del traffico, è stata promossa una giornata di sensibilizzazione che avrà un seguito con ulteriori attività.
Per andare incontro alle esigenze del cittadino non vedente oggetto dell’interpellanza, in corso Amendola verranno allontanati i cassonetti dalla fermata del bus e dalle strisce pedonali.
“Per quanto riguarda ulteriori interventi legati alla mobilità – ha precisato l’assessore Belliti – colgo l’occasione per informare che è appena stato affidato l’incarico di installazione di un segnalatore acustico per non vedenti al semaforo di viale Adua-via Spartitoio. E’ intenzione dell’Amministrazione estendere l’utilizzo di questo strumento a tutti i semafori presenti in città con una programmazione certa e nell’ambito delle disponibilità di bilancio”.
Inoltre, è stato ricordato dalla vicesindaco che il 10% degli oneri di urbanizzazione verrà speso per abbattere le barriere architettoniche nelle scuole, percorso già intrapreso e portato avanti con l’ausilio di un tavolo di lavoro specifico.
Conclusa la risposta dell’assessore, il consigliere Tomasi ha voluto ricordare l’importanza di individuare priorità di intervento nell’ambito di un tavolo di lavoro condiviso con le associazioni che trattano di disabilità.
“Ci prendiamo l’impegno di monitorare interventi e priorità date” ha concluso il consigliere.
[balloni – comune pistoia]