COMUNITÀ MONTANA. CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE, INTENDA

L'avvocato Pamela Bonaiuti
L’avvocato Pamela Bonaiuti

PISTOIA-MONTAGNA. Ascoltando le dichiarazioni dell’avv. Bonaiuti e rileggendo il virgolettato “Sichi ha revocato il patteggiamento presentato dal precedente difensore perché vuole parlare. Per questo ha chiesto, tramite me, di essere esaminato. E dirà tutto quanto è a sua conoscenza sulla vicenda”. Così La Nazione di giovedì 12 Giugno.
Onestamente la frase si presta ad essere interpretata letteralmente nella sua semplicità, ma non ci convince del tutto.

Il sig. “G.S.” , revocando il patteggiamento offre quasi l’idea che, a monte, alcuni comportamenti degli attori di questa vicenda non abbiano “brillato” in limpidezza: è una sensazione “ a pelle” che sentiamo di dover esprimere e che solo nel prosieguo del dibattimento processuale potrà trovare rispondenza o meno.
Una cosa, però, è certa. Ed è che con il patteggiamento la “crema” della politica montana, chiamata a testimoniare dall’avv. Bonaiuti quando riprenderà il processo, non sarebbe stata minimamente sfiorata e la beffa finale si sarebbe compiutamente realizzata, con un solo colpevole e amen.

Comodo no? In quest’ottica, il buon diritto del sig. “G.S.” a difendersi – e quindi a parlare – è un ottimo segnale civile e nello stesso tempo un avvertimento che la vicenda squallida della Comunità Montana potrebbe trovare nuovi attori.

Permetteteci di dire che il Comitato Recupero Ammanco in Comunità Montana, che ha trovato sempre la cortese ospitalità di Quarrata/news prima e di “Linee Future” poi, può essere giustamente soddisfatto dell’azione svolta e delle iniziative intraprese affinché il tutto non cadesse nel dimenticatoio, con un unico colpevole, obiettivo che qualche furbastro si proponeva.

Abbiamo sempre detto e scritto che in questa vicenda la politica è dentro fino al collo e che i livelli di responsabilità di alcuni sono, per semplice ragionamento logico-deduttivo, indubitabili: si tratta solo di stabilire l’entità delle singole responsabilità e questo è ciò che ci attendiamo e che la volontà di parlare del sig. “G.S” ci fa presumere avvenga.
Il Comitato Recupero, per quanto lo riguarda, si attiverà perché da oggi al 22 gennaio 2015, ripresa del processo, altri tasselli possano venire alla luce e pubblicamente denunciati e rimessi al loro posto.

L’impegno è – come si suol dire – che stavolta non si facciano sconti a nessuno…

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2 thoughts on “COMUNITÀ MONTANA. CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE, INTENDA

  1. E’ un vero peccato che il Comune di Pescia non si sia sentito in obbligo di tutelare il suo territorio montano, la Valleriana, e non si sia costituito parte civile al processo. E’ l’unico comune della ex Comunità Montana a non averlo fatto?

  2. Sig.ra Eva G, il neo Sindaco Giurlani, presidente UNCEM, è stato assessore anche in Comunità Montana. Non ci stupiremmo se comparisse fra i testi durante il processo a carico del sig. “G.S.” Nel frattempo,però,il sopradetto potrebbe rispondere alle varie interpellanze ed interrogazioni rivoltegli sul bilancio Uncem. Mica per altro, solo per trasparenza!
    Cordialmente.

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