comunità montana. FEDELI E APOLITO ASSOLTI DOPO OTTO ANNI: COMPLIMENTI ALLA GIUSTIZIA!

PISTOIA-MONTAGNA. Dopo quasi otto anni – e sottolineo otto – la giustizia, ha sentenziato la loro innocenza.

Per otto anni hanno tenuto in scacco le loro vite e la loro esistenza in nome di un superbioso più che supremo principio: l’accertamento della verità (minuscola).

Chi ci legge sa che della Comunità Montana ne abbiamo parlato “a valanga” nel tempo e sa pure che queste assoluzioni ci rendono felici; perché gioire dei guai altrui è da deficienti e soprattutto perché questa assoluzione conferma quanto da noi sostenuto pervicacemente: non il solo economo o qualche amministrativo dovevano stare alla sbarra, ma i politici della Comunità Montana, soprattutto in alcuni suoi personaggi, decennali svernanti attori, che dovrebbero essere chiamati a rispondere della loro incompetenza, incapacità , perché no?, collusione.

Sarebbe opportuno dare una rilettura della “Relazione Eller”, stranamente voluta dalle due parti in causa. Tribunale e giunta dei Sindaci di allora. Mah!

Altrimenti dobbiamo dire, e lo diciamo, che chi ha costruito il castello accusatorio, partendo da alcune denunce di dipendenti della Comunità di non elevato livello interno, potrebbe andarsene ancora ad annusare l’acqua fresca di Maresca, ed altro…, perché la sua indagine ed il finale potrebbero far pensare che siamo in mano a gente che spende i nostri soldi tanto per dare un senso al loro stipendio. La qual cosa non solo ci fa adontare, ma ci fa schifo.

Rosa Apolito

E quando leggiamo che un Presidente di Tribunale dispone di riassegnare un caso ad altro collegio perché il P.M. adotta “una particolare acrimonia” nei confronti di un Presidente di Collegio in una determinata causa, riconosce tale atteggiamento e dispone assegnazione ad altro collegio – “secondo le tabelle vigenti” – demandando ad altro Collegio la prosecuzione della causa, cosa dovremmo pensare noi comuni cittadini?

Pensiamo, al momento, tre cose:

  1. il P.M. che dimostra “particolare” acrimonia verso il Giudice va a raccattare pomodori e non ci succhia le migliaia di euro mensili. Oppure denuncia, svela, pubblicizza. Altrimenti è un cialtrone.
  2. il P.M. che mostra particolare acrimonia deve essere rimosso, lui, non il giudice, e mandato a Trapani in ferie.
  3. se queste sono la Legge e la Giustizia, siamo messi proprio male

P.S. Rallegramenti a Fedeli ed Apolito, sperando che la “vexata quaestio” finisca qui.

Noi, però, continuiamo a chiederci: e i politici? La Giustizia ridotta a un drone o a pulsioni personali non è degna di indossare la toga. Al pari di certi avvocati.

Felice De Matteis
[redazione@linealibera.it]
Diritto di critica


Print Friendly, PDF & Email