QUARRATA. Un libro che ci voleva, perché la Casa del Popolo di Quarrata – come del resto quella di ogni altro paese o cittadina d’Italia – è un brandello di storia di una nazione che risorgeva dalle ceneri della tragedia.
Al volume ha contribuito in parte, quanto a redazione, anche Rosita Testai, con la testimonianza della sua attività svolta nel 70 alla scuola serale della Casa del Popolo per i lavoratori, in contemporanea con quella svolta alla Pineta, nella scuola serale organizzata da don Mazzei.
La testimonianza poi tratta anche della attività svolta dalla Testai nel Partito Socialista prima e nella amministrazione comunale poi.
Il libro in sostanza è il risultato di una raccolta di testimonianze dei fondatori, dei soci e dei cittadini che hanno partecipato alla vita della Casa del Popolo di Quarrata, promossa soprattutto da Dario Magazzini, fratello del pittore Salvatore, e da Paola Giuntini.
Lo scopo è quello di ricordare l’impegno di tanti quarratini che si sono dedicati alla promozione non solo della politica all’interno dello schieramento della sinistra, ma anche della cultura e del tempo libero fuori dallo schieramento di sinistra e rivolgendosi a tutto il territorio.
Oltre alla testimonianza diretta della Testai, compaiono, in alcuni paragrafi specifici, in accordo con i promotori del libro, avvenimenti politici e vicende sociali e culturali a carattere nazionale dal dopoguerra fino ad oggi, che si spera possano spiegare meglio la funzione sociale svolta dalla Casa del Popolo nella città di Quarrata, compresi i successi e i fallimenti a cui è andata incontro nei suoi settant’anni di vita.
Siamo assolutamente convinti che si tratterà di un vero evento, con i suoi pesi e le sue misure della realtà quarratina.