con diligenza e onore. CARABINIERE SVENTA LA TRUFFA SU UN PENSIONATO

Un episodio che ci permette di richiamare l’impegno, con il quale molti militi (i più) dell’Arma dei Carabinieri dimostrano la loro vocazione al rispetto della legge, della sicurezza e contrastano il crimine 24H, anche fuori dall’orario di servizio. Finalmente diciamo, noi che siamo perseguitati dalla Procura anche grazie alla indagini taroccate di altri Carabinieri (ma che non dimentichiamo)

L’Appuntato Marcello Passalacqua un campione nazionale di “spirito di servizio” h24. I nostri complimenti!

AGLIANA. La rapina a un pensionato di Agliana, residente in San Michele è stata messa in atto lo scorso venerdì, ma finalmente – questa volta lo possiamo scrivere – è stata sventata da un vicino di casa per caso impegnato in cucina e che aveva sentito una insolita concitazione telefonica del vicino di casa. Un vicino di pianerottolo che non è una persona comune, trattandosi di un Carabiniere della Stazione di Agliana, l’Appuntato Marcello Passalacqua che, per una fortuita combinazione si trovava in casa e, attenti adesso, anche fuori dal servizio.

La sensibilità dell’Appuntato è stata esemplare per due motivi, perché poteva anche ignorare l’insolita e concitata conversazione, udita per caso e intercorrente tra lo sventurato pensionato, avvicinato dai rapinatori per telefono, ma anche perché – e non è un dettaglio – permette di riconoscere un comportamento esemplare di un militare che, questa volta, si è mosso spontaneamente, per reprimere un crimine dei più detestati e spregevoli, perché fatto in danno di una persona anziana, fragile e indifesa. Un intervento fatto fuori dall’orario di servizio: encomiabile!

La tecnica è la solita: i malviventi telefonano per informare che c’è stato un incidente a un figlio o nipote e che servono dunque delle grosse somme da anticipare per soccorrere il parente stretto, ciò immediatamente. Molte sono le notizie di rapine che vengono messe in atto con questo stratagemma, sfruttando la reazione emotiva del soggetto che, spesso è solo, e non ha nessuno al quale rivolgersi per consigliarsi o provvedere nel momento, come nel caso di fattispecie.

L’arresto è stato rocambolesco e si è concluso con l’intervento di una pattuglia dei colleghi di Agliana che sono intervenuti prontamente, mettendo agli arresti il giovane malvivente nel condominio medesimo in flagranza di reato, mentre si accingeva a ritirare la somma dell’estorsione di denaro e alcuni preziosi.

Bene, i nostri complimenti all’appuntato Marcello Passalacqua, ma l’occasione, ci costringe (dato l’interesse pubblico della notizia) a richiamare altri dolorosi antefatti al “contrario”, sui quali nessuno ci ha mai risposto, anzi provvedendo all’archiviazione del fascicolo dove i nostri giornalisti Bianchini e Romiti, sono stati esponenti e parti lese.

L’antefatto al contrario

I Lions, una famiglia e un “enorme” conflitto di interesse, per i Carabinieri: lo sa la Prefetta Messina? A destra il Lgt Panarello che ammorbidì le evidenze contro il lioneer Corrado Artioli, nelle indagini affidategli nel 2016.

Possiamo dirlo: dopo avere subito le persecuzioni della Procura della Repubblica che, già nel 2016 provvide a “archiviare” delle indagini a carico di Corrado Artioli per falsa testimonianzae per ilmai comandante Andrea Nesti. 

La Procura dispose le indagini, poi concluse con la relazione di basso profilo, redatta dagli Agenti della aliquota Carabinieri della PG di Pistoia, evidentemente così soddisfatta di avere “salvato” il popò all’amico lioneer Corrado.

Artioli era da tempo iscritto ai Lions locali, presso i quali il Panarello ha avuto funzioni dirigenziali: una chiara prossimità sociale, come quella assai nota del Procuratore capo Coletta con la dirigente ASL Lucia Turco.

Fu così che firmarono una relazione “cieca” (cioè senza alcuna indagine) insieme ad altro collega oggi pensionato il Lgt. Alessandro Ugolini.

L’esito è chiaro e noto: la querela andò nel cestino, e nessuno ha mai replicato o querelato la nostra testata per la pubblicazione del fatto che costituisce un chiaro “disegno criminoso” a nostro danno, come si potrà vedere nei link di riferimento richiamati, tanto detestati dal mai Comandante Andrea Nesti.

L’esempio di integrità professionale, coraggio e spirito di abnegazione di un più modesto e anonimo appuntato va sottolineato, per come  – questo è dimostrato per tutti – quando indossa la divisa la porta a giro in rispetto all’articolo 54 della Costituzione, cioè con “Disciplina e onore” per tutti, indistintamente, cioè senza alcuna soggezione indotta da conflitti di interessi o “prossimità sociali” che tanto piacciono al Procuratore Capo Coletta.

Coletta premia Placido Panarello: pensava alla persecuzione contro Linea Libera?

Ma il Procuratore della Repubblica, consegnerà un encomio con medaglia come fece al Lgt. Panarello anche al nostro Appuntato Passalacqua? E il Prefetto Licia Donatella Messina si informerà della circostanza e prenderà qualche iniziativa per la riapertura delle indagini sulla nostra querela del 2016, accomodate all’archivio con tutte le formalità dai PM di Pistoia?

Assegnerà un riconoscimento al Nostro stimato appuntato ma che dovrà essere – ci permetta la Prefetta – di maggiore caratura rispetto a quello riconosciuto indegnamente al Panarello?

Si ponga un quesito La Messina, che era anche molto in confidenza con il presidente della Maic, noto per essere anche il Principe dei conflitti di interesse a Pistoia e che non onorava i debiti con i Parroci di colore (per completezza Luigi Bardelli).                                                                                                                      

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