CONDANNATI GLI AGGRESSORI DI GIAN MICHELE GANGALE

Gian Michele Gangale
Gian Michele Gangale

PISTOIA-QUARRATA. Con rito abbreviato presso il Tribunale di Pistoia si è concluso oggi con due condanne il processo contro gli autori della violenta rapina avvenuta a Buriano dove rimase ferito Gian Michele Gangale, il giovane 36enne rimasto tetraplegico a causa delle coltellate e dei colpi che gli erano stati inflitti dai banditi nel tentativo di farsi dire dove si trovasse la cassaforte. La rapina come si ricorderà avvenne il 24 gennaio dello scorso anno. Da allora il giovane, accoltellato e picchiato con ferocia, è costretto su una sedia a rotelle ed è completamente paralizzato.

“Il giudice – come si legge nel comunicato dell’Ansa – ha accolto in pieno la richiesta del pubblico ministero per Pepa Arben, l’albanese accusato di aver accoltellato Gangale, che è stato condannato a 14 anni di reclusione, mentre il complice, Kola Kastriot, anche lui albanese, è stato condannato a 10 anni (la richiesta del pm era stata invece di 12 anni)” Il terzo componente della banda, Selman Balla, 47 anni, irreperibile dopo la scarcerazione, è stato invece rinviato a giudizio.

In aula era presente il padre del trentaseienne: “Non c’è una pena che possa riparare quanto hanno fatto a mio figlio”, ha detto l’uomo, prostrato dalla vicenda.

L’accusa ha ricostruito la rapina come un colpo studiato a tavolino. Invece i difensori degli albanesi hanno sostenuto che era stato pianificato come un furto, anche perché gli imputati sarebbero stati certi di non trovare nessuno in casa quella mattina. Ma invece c’erano il 36enne e la colf, una romena, anche lei picchiata violentemente dopo esser stata sorpresa all’esterno della casa mentre andava a dare da mangiare al cane, e poi sequestrata.

Quanto al 36enne, era in casa perché ammalato a causa di un’influenza e, ancora in pigiama, scese al piano terreno dell’abitazione causando l’immediata e violenta reazione dei banditi.

I rapinatori accoltellarono e picchiarono il giovane per farsi dire dov’era il denaro finché riuscirono a impadronirsi di soldi e gioielli (circa 7.000 euro), poi fuggirono lasciandolo a terra in un lago di sangue. Quando fu soccorso, le sue condizioni erano disperate per i traumi e le coltellate al collo: venne ricoverato in prognosi riservata al Cto di Careggi nel reparto di neurochirurgia, sopravvisse ma ora è un invalido gravissimo. Anche la colf andò al pronto soccorso, ma se la cavò con un paio di settimane di prognosi. Invece gli autori della violenta rapina furono arrestati pochi giorni dopo dai carabinieri dopo un frenetico inseguimento a Prato.

Intanto proseguono con successo di pubblico le iniziative organizzate a favore di Gianni Michele Gangale che necessita di costosissimi presidi medici a seguito delle lesioni al midollo spinale. Dopo la rappresentazione teatrale al “Manzoni” per domani è previsto un concerto al Nazionale di Quarrata.

Vedi: http://linealibera.it/pink-floyd-a-sostegno-di-gianni/

redazione@linealibera.it

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