CONFORTI: «COME RICOSTRUIRE IL TESSUTO ECONOMICO PESCIATINO»

Francesco Conforti

PESCIA. Il variegato tessuto economico pesciatino si presenta oggi sofferente: la causa principale è da attribuire ad una mancata visione d’insieme. Il cuore della città, che dovrebbe essere il luogo più vitale e rappresentativo dell’identità, è in effetti quello che da sempre soffre. Basti pensare che dal 2015 al 2017 hanno chiuso 116 esercizi: un dato impressionante sul quale intervenire con urgenza.

Il nostro programma prevede invece uno studio complessivo, che dà priorità proprio a ciò che è più in sofferenza. Con il mio gruppo di lavoro ho quindi studiato la soluzione, analizzando esperienze nazionali e europee che risentivano della stessa problematica. Si tratta di un programma di rilancio del centro città con un approccio globale, combinato con artigianato, industria, agricoltura/orto-florovivaismo, le Dieci Castella, Pinocchio, i prodotti d’eccellenza, la cultura e lo sport.

L’intento principale è di collegarsi al piano operativo e alla salvaguardia e rivalutazione del patrimonio immobiliare, alla mobilità e allo sviluppo economico per la nostra città, che ormai mostra segni di fragilità, come il declino demografico ed un forte movimento migratorio. Tutto questo è ovviamente anche funzionale ad intercettare un flusso turistico con tempi di permanenza superiori a quelli attuali.

Per le attività commerciali abbiamo elaborato un sistema che attragga investitori, con un occhio particolare ai giovani, e che faciliti le nuove aperture fornendo sgravi fiscali e azzeramento delle pratiche burocratiche. Lo abbiamo chiamato “No_tax e no_burocrazia per tre” ed è un kit d’emergenza che prevede, per i giovani entro i 40 anni, di non pagare le tasse e di non essere assoggettati a nessun adempimento burocratico per tre anni (nel caso in cui l’imprenditore sia una donna, i vantaggi si estendono a cinque anni). In questo percorso sia i proprietari dei fondi, che gli imprenditori saranno affiancati dal manager di quartiere che li coordinerà in collaborazione con le associazioni di categoria.

La nostra proposta poggia dunque sull’idea che l’amministrazione comunale debba investire e fare un piccolo sacrificio per tre anni per trarne un maggior beneficio nel futuro. Comunque cercheremo e troveremo il sostegno degli Istituti bancari, della Cassa di Depositi e Prestiti e della Banca Etica, nonché finanziamenti europei su progetti collegati al rilancio.
Il progetto complessivo punta alla valorizzazione del nostro territorio attraverso alcuni passaggi fondamentali: un’agenda condivisa, e largamente programmata, di tutte le attività ludico-ricreative e culturali di qualità; sistemi di riduzione o cancellazione dei costi dei parcheggi e potenziamento di vie ciclabili e trasporto pubblico elettrico. Anche dalle stesse attività verranno valorizzate alcune forme di insediamento commerciale quali negozi pop-up o temporanei.

La nostra proposta sul cuore della città tiene conto anche del fatto che Pescia sia una città dove si vive bene, dove si ha e si potrà avere una qualità della vita elevata. Il nostro sistema infrastrutturale può infatti garantire a chi viene ad abitare qui tutti i servizi di base. “Promuoverò, presso le città metropolitane a noi vicine, Pescia quale luogo per far crescere i propri figli, ma anche per i single grazie alla posizione baricentrica sull’asse est-ovest toscano”.

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