CONFORTI: «LA CAMPANA DELLA SACCARDI SUONA PER L’OSPEDALE DI PESCIA»

Ospedale di Pescia
Ospedale di Pescia a rischio soppressione

PESCIA. L’ex assessore alla sanità Francesco Conforti interviene sulla riforma sanitaria annunciata da Stefania Saccardi:

I contenuti della Riforma, annunciata in questi giorni dall’assessore Saccardi, sollevano grandi preoccupazioni per il futuro stesso della Sanità pubblica.

Intanto, non si vede nessun miglioramento nell’accesso e nella qualità dei servizi che, anzi, una volta riformati, saranno ancora più difficili da ottenere.

Si cambiano le figure e i ruoli ma il potere decisionale appare ancor più centralizzato e concentrato a Firenze, con le zone periferiche sempre più marginalizzate e destinate a perdere la loro specificità. Pensiamo solo a chi vive in montagna, agli anziani, ai bambini e a tutti quelli che hanno bisogno e, con queste riforme, saranno ancora più in difficoltà…

Francesco Conforti
Francesco Conforti

L’Assessore Saccardi annuncia poi di voler sviluppare ancora di più il modello “per intensità di cura” degli ospedali. Ma questo modello a Pescia lo stiamo sperimentando da anni con risultati tutt’altro che brillanti.

Si riduce il numero e la durata dei ricoveri mentre i posti-letto rimangono nettamente sotto la media regionale e nazionale, quando invece sono fondamentali per non ritrovarsi, come nello scorso inverno, col caos di pazienti disseminati nei più svariati reparti. Tanto più che non si fanno investimenti adeguati sul personale e sulle strutture del territorio, che sarebbero invece essenziali per garantire la continuità assistenziale, oggi del tutto insufficiente.

Infine, l’Assessore Saccardi dice di non volere più “ospedali fotocopia” e ha ragione perché proprio la Regione ha realizzato, in breve tempo e nello spazio di soli 100 km., ben quattro nuovi ospedali, vere fotocopie l’uno dell’altro anche sul piano architettonico.

Stefania Saccardi
Stefania Saccardi: «Basta ospedali-fotocopia!»

Non è però difficile capire che la campana dell’Assessore suona oggi anche per il nostro ospedale, continuamente svuotato e destinato a divenire poco più di un Pronto Soccorso. Magari in un’altra sede e in un’altra struttura, certamente più piccola e vicina all’autostrada per smistare meglio i pazienti verso altre sedi dove saranno presenti tutti i servizi.

E questa, purtroppo, non è  fanta-politica ma solo l’ipotesi, più che ragionevole, prodotta dalla pochezza e dalla inadeguatezza di chi amministra e tutto accetta supinamente, responsabile per intero della situazione che si sta creando con le sue conseguenze devastanti per tutti e in particolare per i più deboli.

Dott. Francesco Conforti

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