MONTALE. Il Gruppo Consiliare Sinistra Unita per Montale informa la cittadinanza che il prossimo Consiglio Comunale si terrà il 26 settembre alle ore 21. Convocato dopo ben due mesi e mezzo dall’ultimo, vede all’ordine del giorno ben 17 punti in discussione.
Data l’importanza degli argomenti da trattare (tra cui, solo per citarne alcuni, le problematiche relative alla presenza di amianto, le ceneri sotterrate nel piazzale antistante l’Inceneritore, la variazione di bilancio sui ventimila euro da destinarsi ad un’assunzione ‘urgente’ all’ufficio tecnico, ecc.) ci eravamo dimostrati fiduciosi sul fatto che la discussione potesse svolgersi in più giornate, non solo per consentire a pieno lo svolgersi del dibattito, ma anche per favorire la partecipazione del più ampio numero di cittadini possibile.
Così non è stato e l’inizio della discussione, prevista per le 21, si protrarrà a tempo indeterminato nella stessa serata, non essendo stata prevista, come da Regolamento, la convocazione per una seconda seduta.
Il gruppo consiliare “Sinistra Unita per Montale” deplora tale decisione, irrispettosa in primo luogo del lavoro delle opposizioni e del corretto svolgimento del dibattito e in secondo luogo del principio di massima partecipazione alla vita pubblica sancito anche dallo Statuto Comunale. Esprime poi il proprio rammarico per quello che sembra essere sempre di più un tentativo di svuotamento non formale ma ‘reale’ delle funzioni del Consiglio Comunale.
E non è forse fuori luogo, ne fuori contesto ricordare qui le parole recentemente pronunciate da Marco Furfaro a proposito dell’abolizione dell’articolo 18: “Una cosa è certa. Riuscire a farsi rimproverare dalla Fornero sul fatto che modificare l’articolo 18 (“l’ho già modificato io”) non serva a combattere la precarietà è veramente un’innovazione di non poco conto. Non era facile scavalcarla a destra.”
Considerato che la passata amministrazione non solo aveva previsto più volte convocazioni su due giornate dei Consigli comunali ma anche l’anticipo delle discussioni al tardo pomeriggio quando le argomentazioni erano particolarmente complesse, ci chiediamo: come non applicare le parole di Furfaro anche al “caso Montale”?
[comunicato]