Rinviato il Consiglio comunale per la mancanza di atti, ma alla nuova data mancherà il segretario Paola Aveta (tutti lo sanno ma nessuno lo dice). L’assessore Ciottoli minimizza e chiede il “basso profilo” con tanto di aperitivo offerto dalla reginetta dell’inciucio
AGLIANA. L’annullamento del consiglio comunale è stato annunciato sul blog del Comune, ma senza spiegazioni di sorta, ci vuole solo tanta fantasia, ma noi, grazie ad alcuni generosi riscontri abbiamo saputo che la società “Spes” (quella dell’edilizia popolare) aveva mancato di mandare atti integrativi essenziali per la decisione di una indispensabile ricapitalizzazione del capitale sociale e il superamento del “buco” di bilancio che conosceremo solo il 29 prossimo.
Il Consiglio si doveva riunire in “presenza” il 22, ma il rinvio al 29 sarà fatto in “remoto” e con altro segretario (quella di Quarrata?) che, ci auguriamo si trovi in buona salute, perché altrimenti sarebbe un bel guaio.
Sembra infatti, che il Segretario Aveta non ci sia più nel periodo di fine d’anno: dopo la vicenda agostana del beach working (e il protocollo chiuso) il Comune di Agliana si contraddistingue per il nuovo format del Christmas relax: a nulla rileva che la decisione sia urgente (per la copertura di una perdita della Spes: aglianesi, frugatevi le tasche!).
Il Consiglio è stato improvvisamente annullato nel pomeriggio stesso precedente la sessione prevista e ufficialmente annunciata per le 21 e, però tutti d’accordo, nessuno contesta, chiudendo gli occhi sul fatto che ad Agrumìa – niente è cambiato dopo 74 anni – imperando ancora la deregulation! La stessa Comandante pro tempore Ada Bonari è stata vista da chi scrive in piazza Resistenza pronta a garantire il servizio di PM al Consiglio ma anche lei, insieme ad qualche Consigliere infreddolito, non era stata avvisata dell’annullamento!
Non è stato annullato però il brindisi prenatalizio delle 19 per la consegna dei panettoni ai consiglieri dalla reginetta dell’inciucio, Milva Pacini, che ci sembra davvero poco presente in quanto a capacità di organizzare e presiedere il Consiglio. La Milva, ha conquistato il titolo di reginetta, quando chiese ai suoi membri (già leghisti, oggi civici sfanculisti) di fare ammuìna sul passato agrumiese e dimenticarsi gli intrallazzi dei precedenti amministratori (era il Consiglio del 9 Settembre, rivedetèvelo!).
La Presidenta Pacini, infatti, non ha avuto molte difficoltà a ri-calendarizzare il tutto alla sera del 29 Dicembre (resteranno solo due giorni alla data ultima di approvazione del riconoscimento di “fuori bilancio”), cambiando anche la modalità, cioè passando in videconferenza e con un diverso segretario, visto che la Paola Aveta ha dato “buca” per l’intero periodo delle Festività. Possiamo pensare (o è un “disegno criminoso”, come dice Curreli?) che il Segretario comunale sia tornata a Napoli per godersi il meritato riposo e dunque, abbia preferito il bianco del Vesuvio innevato al rosso di bilancio della Spes? Siamo troppo maliziosi?
Come darle torto: del resto, lei può, essendo “più uguale degli altri” e ci spiegano, avendo l’accordo anche del fidato Ambrogio (Agnellone/Panettone n.d.r.) che ha fatto capire che: va bene così.
Come si può chiedere al primo funzionario comunale (profumatamente pagato, ma che non ha obblighi nemmeno di strisciare alcun badge di presenza al lavoro) di collegarsi in remoto per la eventuale apertura dei lavori di un banale consiglio comunale a 500 chilometri interrompendo, magari, la cena in famiglia e la degustazione del babà al rum?
Agnellone è solito fare delle delicate colazioni con il Segretario al forno della Pina o a la pasticceria Denny’s (ma anche altre: ci dicono che le pasticcerie le ha girate tutte nel Comune fino alla Ferruccia) ha dunque rinunciato a qualunque rimostranza che sarebbe stata da opporre in nome dei requisiti di efficienza ed efficacia (sancita dall’articolo 97 del Tuel) che ogni Segretario comunale dovrebbe assicurare nella sua funzione tanto delicata di controllo della macchina comunale.
I Consiglieri sembrano tutti remissivi e distratti dallo shopping prenatalizio e così proni al diktat avetiano: perché protestare? Dopo 74 anni di lassismo generalizzato, mica si potrà pensare di passare al rispetto intransigente degli impegni assunti (la data era stata definita dalla Presidente con l’accordo anche dell’Aveta e la mancata completezza degli atti della Spes) in modo sì tanto rigoroso e categorico.
La vita è una sola, Stakanov, mica era Toscano e tantomeno, Campano. Anche lo Zio non c’è più!
La politica del consociativismo d’antan inaugurata dall’Amministrazione Benesperi (alias Pedrito El Drito), prosegue alla meglio, anzi, sempre più condita all’inciucio sistematico che si vede proprio dalle piccole cose, come è stato questo inaspettato rinvio di un Consiglio comunale ultra programmato (e approvato dalla comunità dei consiglieri!) poi mutato in una videconferenza, che forse a Napoli non è disponibile per mancanza di connessione. Cos’altro?
Dunque, cari aglianesi, adeguatevi al rilassamento dei prolungati risciacqui di ammorbidente del Trio Lescano (Pedrito/Aveta/Agnellone): pure il consigliere Topolino (Fabrizio Baroncelli) era contento del rinvio e non ha detto pìo. L’insospettabile, integro e incorruttibile s’è adeguato, lasciate ogni speranza, che lo zio, s’è — nuovamente — arrovesciato.
Alessandro Romiti
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