FIRENZE. [mar.ferr.] Anche la Regione Toscana si è accorta che il sistema elettivo dei Consorzi di bonifica fa, ironia della sorte, acqua da tutte le parti. Questo è quanto si evince dalla mozione del 29 gennaio 2014, n. 719 del consiglio Regionale pubblicato sull’ultimo numero del B.U.R.T.
I consiglieri sono giunti, dati alla mano, alle stesse conclusioni del popolino che ha disertato in massa l’appuntamento elettorale del solito poltronificio di sabato 30 novembre 2012, in cui i cittadini della Toscana sono stati chiamati a rinnovare i componenti gli organi dei consorzi di bonifica.
I consiglieri constatato che sono stati spesi oltre 650 mila euro per portare al voto solo il 2,7% degli aventi diritto – circa 40.000 toscani su oltre 1 milione e 400 mila – spendendo come evidenziano 16 euro a votante, ma anche, aggiungiamo noi, oltre 7.200 euro per ogni membro eletto, impegnano la Giunta Regionale a rivedere le modalità di elezione dei 90 componenti. È presumibile, quindi, che i Consorzi di Bonifica alla prossima tornata elettorale si trasformino in enti di secondo livello con membri non più eletti ma nominati.
Ma non sarebbe il caso di valutare la loro soppressione attribuendo le competenza ad altri organi o enti visti i risultati fino ad ora e sotto gli occhi, di tutti conseguiti?
Di seguito il testo della mozione:
MOZIONE 29 gennaio 2014, n. 719
In merito alla modalità di elezione dei componenti degli organi dei consorzi di bonifica.
IL CONSIGLIO REGIONALE
Richiamata la legge regionale 27 dicembre 2012, n. 79 (Nuova disciplina in materia di consorzi di bonifica. Modifiche alla l.r. 69/2008 e alla l.r. 91/1998. Abrogazione della l.r. 34/1994), che ha riorganizzato sul territorio regionale i consorzi di bonifica;
Visti in particolare gli articoli 8 e 10 della sopracitata l.r. 79/2012 che regolano la partecipazione al consorzio ed il diritto di voto;
Rilevato che sabato 30 novembre 2012 si sono svolte le consultazioni per eleggere i novanta componenti elettivi delle assemblee dei sei consorzi di bonifica toscani;
Rilevato dai dati forniti che su 1 milione 441 mila toscani chiamati ad eleggere i nuovi componenti dei consorzi, hanno effettivamente partecipato al voto circa 40mila toscani, pari al 2,7 per cento degli aventi diritto;
Constatato che per lo svolgimento delle votazioni, la Regione Toscana ha speso circa 650 mila euro, quindi poco più di 16,00 euro a voto;
Ritenuti tali costi esorbitanti per una consultazione che certo non suscita grande interesse e di cui si fa difficoltà a vedere l’utilità;
Richiamata l’importanza dei consorzi di bonifica, che in molte parti del territorio regionale svolgono un’utile attività di prevenzione idrogeologica e di sicurezza del territorio;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
a rivedere la disposizione che prevede l’elezione dei novanta componenti delle assemblee dei sei consorzi di bonifica toscani nelle forme attuali e di sostituirla con nuove e meno costose modalità di selezione.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.
Il Presidente, Roberto Giuseppe Benedetti – I Segretari, Daniela Lastri, Gian Luca Lazzeri