CONSULTA DELLO SPORT DEL COMUNE DI PISTOIA, UN’OCCASIONE PERSA

Bocciati quasi tutti gli emendamenti presentati dal gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista

Il primo passo della consulta dello sport a Pistoia

PISTOIA. L’assessore Sabella ha proposto la creazione di una Consulta dello Sport. Uno strumento teoricamente utile a incentivare la partecipazione di associazioni e società sportive dilettantistiche alle attività del Comune in ambito sportivo.

Purtroppo, nella realtà, si annuncia un’occasione persa, per la scelta della maggioranza di Tomasi di restringere la partecipazione, come emerso dalla bocciatura degli emendamenti proposti, nelle scorse settimane, anche da Pistoia Ecologista Progressista.

Nel progetto dell’assessore c’è la volontà di inserire nell’assemblea della consulta soltanto le federazioni e gli enti di promozione sportiva, delegando a loro la scelta di pochi rappresentanti di tutte le associazioni sportive esistenti nel comune di Pistoia.
Quindi per esempio a tutte le associazioni di calcio del Comune daranno voce solo due rappresentanti scelti dalla federazione calcio.
Ai pochi selezionati per prendere parte all’assemblea della Consulta sarebbe quindi affidato il compito di raccogliere necessità e pareri delle varie realtà, senza un meccanismo di partecipazione che incentivi a portare in discussione effettivamente tutti i temi (che sono tanti e diversi per in ogni contesto e disciplina).

Per questo come Pistoia Ecologista Progressista abbiamo proposto un emendamento per chiedere che l’assemblea della Consulta, da riunire una volta l’anno, sia composta da rappresentanti di ogni ASD e SSD con sede a Pistoia.
Come avviene, per altro, in tutte le Consulte dello sport di Comuni con dimensioni paragonabili al nostro.
L’assemblea dev’essere il luogo in cui tutte le realtà sportive possano portare esperienze e problematiche, in modo che la Consulta e l’amministrazione possano fare davvero sintesi dei bisogni reali.

È preoccupante che la maggioranza abbia voluto respingere questo emendamento, perdendo così il senso di reale partecipazione che la Consulta avrebbe dovuto avere.

Inoltre, abbiamo proposto che nella Consulta, oltre al Sindaco e all’assessore, venisse prevista la presenza anche di due consiglieri di maggioranza e due di minoranza, in particolare della commissione sport. Peccato che l’assessore abbia deciso di escludere ogni rappresentanza del Consiglio comunale. Arrivando a dire, dai banchi di Fratelli d’Italia, che i consiglieri sono politici mentre l’assessore è un tecnico.
Chissà chi decide, allora, le politiche con cui la giunta governa la città?

Alessandro Sabella,

Pistoia Ecologista Progressista ritiene che la scelta di istituire la Consulta con questi limiti alla partecipazione non sia altro che un modo per provare a sollevarsi da alcune responsabilità e non nasca da una reale volontà di aprirsi al mondo dello sport. Per questo, e per la bocciatura degli emendamenti che avevamo presentato in modo costruttivo, non potremo dare un voto favorevole a questa proposta.
Anzi, ci impegniamo ad avanzare ulteriori proposte per far partecipare attivamente alla definizione delle priorità per lo sport in città, a partire dalla programmazione degli interventi sugli impianti, anche tutte quelle società e associazioni che rimarranno escluse dalla Consulta.

In questo contesto, abbiamo apprezzato quantomeno l’approvazione dei nostri emendamenti per l’utilizzo del linguaggio di genere nel regolamento. Emendamenti che auspichiamo non debbano più essere necessari, dal momento che sarebbe sufficiente, per la giunta, recepire le ormai note linee guida per l’uso del linguaggio inclusivo nella pubblica amministrazione.

Gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista

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