EMPOLI. Contrastare la povertà attraverso una rete costituita da associazioni, cooperative e istituzioni in grado di rispondere tempestivamente ai bisogni crescenti della comunità, riducendo la marginalità e l’esclusione sociale.
È la missione di Win (Welfare d’Iniziativa), il progetto sostenuto da Federsolidarietà – Confcooperative Toscana nato a Empoli grazie alla collaborazione fra l’associazione Vnp – Vecchie e Nuove Povertà e l’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa.
Il progetto, presentato giovedì in occasione del convegno Povertà, Patto, Cooperazione, Solidarietà, Sviluppo locale. Un percorso di crescita per tutti alla presenza, fra gli altri, del Ministro al Welfare Giuliano Poletti, è stato avviato nel 2014, seguendo la linea tracciata dalla Carta per una Responsabilità Sociale Condivisa approvata dal Consiglio di Europa a gennaio 2014, con la firma del Patto Territoriale di Reciprocità tra l’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, l’Associazione Vnp, i sindacati, dei lavoratori e le associazioni, imprenditoriali di categoria.
Soltanto nel 2016, grazie a questo accordo che ha coinvolto 61 soci fra cooperative, enti e associazioni del territorio, è stato possibile registrare 367 diagnosi complessive sui casi provenienti dai tavoli territoriali, sportello lavoro e sportello counselor, 70 azioni di avvio di accompagnamento per inserimenti lavorativi, 2 progetti di creazione d’impresa e/o sviluppo di nuovi settori di imprese già esistenti; 30 rientri in percorsi di formazione/istruzione; 63 progetti di inserimento lavorativo; 1 assunzione a tempo determinato presso cooperative sociali e 10 attivazioni di percorsi assistenziali in collaborazione con Asl11, finalizzati al reinserimento lavorativo.
“La cooperazione sociale rappresenta da sempre l’agente naturale di sviluppo locale – ha dichiarato Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana – e tanto più oggi questa virtù deve essere utile a sviluppare nel territorio le potenzialità presenti.
Dotarsi di una strategia per attuare questo sviluppo è quindi un atto dovuto. Dobbiamo costruire pari opportunità di accesso a occasioni di crescita personale e professionale che mettano in grado tutte le persone di dare il proprio contributo fattivo all’intera comunità”.
“Il protagonismo economico, sociale e culturale sono le chiavi per i nuovi processi di sviluppo – ha dichiarato Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà – fondamentali per una nuova visione di un welfare come fattore che integra tutte le politiche sociali.
In questo quadro la valorizzazione di ciò che è presente sul territorio è elemento imprescindibile. Finalmente si inizia a parlare di realizzare una politica strutturata sulla solidarietà”.
“Il Progetto Win – ha dichiarato il Ministro Poletti – è un esempio di come si concretizzano le buone idee. La povertà non è una colpa, né della persona né dello Stato. Dobbiamo avere il coraggio di investire nel contrasto alla marginalità e all’esclusione sociale.
Combattere la povertà conviene sia dal punto di vista etico che da quello economico. La sostenibilità sociale è fondamentale per il benessere di una società e in quest’ottica pubblico e privato devono lavorare insieme per costruire una nuova governance che favorisca questi livelli di partecipazione e collaborazione. Il progetto Win sarà importante per creare questa idea di governance capace di gestire gli interventi sui territori”.
[lorenzo galli torrini]