CONTRO IL DDL “CATTIVA SCUOLA” NON SI VA IN VACANZA

Cobas contro “La buona scuola”. Firenze, 5 maggio 2015
Cobas contro “La buona scuola”. Firenze, 5 maggio 2015

PISTOIA. Dopo che al Senato il ducetto Renzi ha imposto la fiducia sul Ddl-cattiva scuola, la legge passa il 7 luglio alla Camera per il voto definitivo, il cui esito è purtroppo scontato, vista la maggioranza schiacciante che il Pd ha in quel ramo del Parlamento.

Pur tuttavia il movimento contro la cattiva scuola governativa non va in vacanza e prosegue la sua lotta, manifestando il 6 luglio a Pistoia e il 7 luglio a Roma a Montecitorio fino al voto conclusivo.

Analoghe iniziative si terranno in altre città nella ferma e corale convinzione che seppure Renzi, nella sua guerra totale contro il popolo della scuola pubblica, ha vinto la prima battaglia, lo scontro continuerà in forme rinnovate, diffuse e profonde a settembre, facendo pagare assai cara a Renzi e al governo la loro prima e provvisoria vittoria.

Vista la rabbia, la determinazione, l’unità e l’indignazione corale del popolo della scuola pubblica nei confronti del governo e in particolare del Pd, dominus incontrastato di esso, è davvero sciocca illusione la speranza renziana che i protagonisti dell’’istruzione pubblica dimentichino nei prossimi mesi l’insultante e distruttivo scempio della cattiva scuola e non ripetano, persino a livelli superiori, la drastica sconfessione, elettorale e di consenso, già operata nei confronti del Pd nelle ultime settimane, che ne ha provocato la vistosa emorragia di voti nelle amministrative e il crollo dei consensi, registrato in ogni sondaggio, per il Conducator Renzi.

Cobas contro “La buona scuola”. Firenze, 5 maggio 2015
Cobas contro “La buona scuola”. Firenze, 5 maggio 2015

Ma soprattutto la cattiva scuola governativa dovrà affrontare uno scontro permanente in ogni istituto da settembre in poi. Fin dalla prima riunione dei Collegi docenti e dei Consigli di istituto, si passerà dalla battaglia campale ad una guerriglia, non-violenta ma assai pervasiva, diffusa, continua e logorante per i sostenitori della cattiva scuola-azienda.

In termini conflittuali, ogni scuola costituirà una barricata contro l’applicazione del Ddl. I docenti non accetteranno mai di perdere la libertà di insegnamento, di essere assunti e licenziati da un preside-padrone che dovrebbe sceglierli dittatorialmente da Albi di migliaia di persone, di essere premiati o puniti da un gran Giurì – composto dallo stesso padrone, da tre docenti, uno studente e un genitore (o due genitori) – che dovrebbe, a proprio insindacabile, pretestuoso e immotivato giudizio, valutarne il lavoro e le capacità didattica, imponendo in ogni istituto un potere assoluto, e distruttivo della collegialità didattica, e fomentando lo scontro interno quotidiano.

Forti di tali convinzioni per il futuro ravvicinato, qui ed ora la protesta non va in vacanza e si esprimerà nuovamente il 6 luglio nella nostra città e il 7 luglio a Roma ove a P. Montecitorio (ore 17) manifesteremo ancora una volta – insieme alle scuole, alle Rsu e agli altri sindacati – la nostra indignazione contro l’intollerabile imposizione governativa.

Cobas-Scuola Pistoia

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