PRATO. In data odierna è stato sottoscritto, presso questa Prefettura, il Protocollo sul “controllo di vicinato” tra il Prefetto Rosalba Scialla ed il Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, il Sindaco di Carmignano, Edoardo Prestanti, il Sindaco di Poggio a Caiano, Francesco Puggelli, ed il Vice Sindaco del Comune di Montemurlo, Giuseppe Forastiero, alla presenza del Questore di Prato, dott. Alessio Cesareo, del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Col. Marco Grandini, e del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Massimo Licciardello.
Tale Progetto nasce con l’idea di rafforzare ulteriormente la partecipazione civica per prevenire quei fenomeni che turbano l’ordinato vivere civile e si manifestano come “anomali in relazione alle specificità dei contesti territoriali”, come recita il Protocollo.
Pur prendendo atto dei risultati raggiunti in questo territorio con riferimento ad una significativa e progressiva diminuzione dei reati comuni negli ultimi tre anni, resta di fondamentale importanza la valorizzazione della collaborazione tra Istituzioni e cittadini allo scopo di innalzare gli standard di sicurezza della comunità in ambito urbano, all’interno della quale anche i cittadini possono svolgere un ruolo attivo.
L’obiettivo non è di creare sentinelle o di istituzionalizzare controlli aggiuntivi a quelli di competenza delle Forze dell’Ordine, ma solo di realizzare un Osservatorio sociale che intercetti segnali di comportamenti e situazioni a rischio per la comunità locale.
La collaborazione tra cittadini e Forze di Polizia consisterà proprio in un’attività di osservazione e segnalazione su fatti e circostanze che accadono nella propria zona di residenza, come situazioni di degrado urbano, atti vandalici, veicoli e persone sospette, indebiti utilizzi di spazi pubblici, ecc.
Ogni gruppo avrà un coordinatore, cui giungeranno le varie segnalazioni da parte dei cittadini, con il compito di riferirle tempestivamente agli Organi di polizia locali che, dopo una valutazione di massima, le invieranno alle Forze dell’Ordine.
Il Protocollo ha durata di tre anni e ogni semestre si procederà ad una verifica congiunta dello stato di attuazione e dei risultati raggiunti.
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