roma. IL CENTRO DESTRA RIPARTE IN DIGITALE

convenzione blu
La convenzione blu

ROMA. L’assise romana ha visto la presenza degli stati generali del centrodestra seguita con l’entusiasmo riservato alle passioni più forti nel grido: ripartiamo!

Oltre 5mila iscritti e 2mila partecipanti, con gli stati generali dei Conservatori e Riformisti, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Lega Nord hanno dato battesimo a un movimento politico propedeutico alla fondazione del nuovo partito che dovrebbe recuperare l’emorragia di circa otto milioni di voti, regalati al M5S e al Pd.

Giorgia Meloni, interviene nella plenaria
Giorgia Meloni, interviene nella plenaria

L’assise politica denominata Convenzione blu ha espresso tre i principi fondanti che saranno attuati nel neo partito:

  • abolizione della figura plenipotenziaria del “presidente” (diventerebbe un rappresentante, non più leader)
  • elezioni di organi dalla base ovvero i cittadini/elettori con la massima partecipazione democratica nel partito e last but non least
  • le primarie, all’americana e non all’italiana che hanno il solo scopo di garantire il superamento dei soliti pochi predestinati, gli yes-man/woman degli apparati.

Le primarie americane hanno partecipazione ampia di candidati e progrediscono, nella loro esecuzione, in tappe di calendario prefissate per elettori ordinati in modo crescente per le 21 regioni.

Raffaele Fitto, siede a uno dei tavoli tematici
Raffaele Fitto siede a uno dei tavoli tematici

Tale sistema consente solo ai meritevoli una selezione progressiva e genuina, per come asseverata al consenso degli elettori che giudicheranno per soli meriti politici e competenze dimostrate.

Il nuovo partito, sarà gestito necessariamente tramite un network, ispirandosi al dinamismo degli elettori, abituati all’uso intensivo dei social media.

I tavoli di lavoro tematici sono stati sei: Ue/immigrazione; burocrazia; pensioni, sanita e welfare; regole e statuto; sud Italia e tasse/banche, portati alla definizione dell’assemblea che ha processato i temi con il voto diretto, usando una app dedicata e disponibile a tutti i possessori di smartphone.

I relatori hanno richiamato alcuni valori che si rifanno al pensiero di Benedetto Croce e che si trasfondono nei fondamenti che dovrebbero ispirare il nuovo partito: la nazionalità, la cristianità e la laicità; molti applausi ha suscitato il delegato sardo Pietro Fois che ha stimolato l’assemblea a correggere – e meglio interpretare – il termine “convenzione” con il distinto e però necessario atto di “convinzione”, mutando con la sostituzione della “e” il completo significato ed effetto.

L’entusiasmo è stato forte nella rappresentanza pugliese guidata dall’On. Chiarelli all’avvio dei lavori, si è poi distinta brillantemente la comunità dei veneti coordinata dall’ottimo Padrin e anche la numerosa delegazione del Piemonte, guidata dal già parlamentare Roberto Rosso, salutato con un intenso applauso nel suo intervento di chiusura.

Il coordinatore On. Maurizio Bianconi, ha spiegato bene che la convenzione blu ha avuto il successo sperato che è attestato dalla efficienza dei tavoli tematici tutti, nell’elaborazione delle linee programmatiche di indirizzo politico.

L’assemblea, sembra aver conseguito una genuina consapevolezza – dettata dai tempi – del più diffuso bisogno di “coerenza” tra la gente, rimuovendo ogni traccia e ricordo del “partito padronale” di berlusconiana memoria bene conosciuta dagli ex forzisti convenuti numerosi al convegno romano: questa volta, chi sa “leggere e scrivere” bene, sarà ben accolto e considerato, non allontanato.

Saranno il merito e la competenza gli unici elementi di caratterizzazione della scuderia politica in futura programmazione per le politiche del 2018.

[Alessandro Romiti]

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