cordate & inciuci. CIOTTOLI: «BOTTARGA DI DIO CHE TOGLI I PECCATI DAL MONDO, IO DICO IL FALSO, RIDO E SON GIOCONDO»

Vita e opere dell’assessore Agnellone. Ciottoli & Chiovoloni: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si picchia come diceva il Divo Giulio…


Ciottoli. Lo sceriffo di Nottingham, poi passato a docile agnello cianchettatore di cittadini/giornalisti

 

AGLIANA. Nel Febbraio 2015, dopo che il sindaco Mangoni decise per la nomina di comandante dei vigili di Agliana in favore di Lara Turelli, ci fu un microsisma all’interno del palazzo di Piazza Resistenza.

La candidata in pectore era infatti ritenuta la vicecomandante Sonia Caramelli, che però non venne scelta con il decreto di nomina, riconoscendo il titolo all’Ispettore Turelli, in precedenza – e per decisione unilaterale illecita del mai-comandante Nesti – privata in maniera usurpante del ruolo di vice comandante per 12 anni circa.

Nesti, il comandante fin troppo caro e coccolato dalla procura di Pistoia, da Claudio Curreli a Luca Gaspari (salvo se altri), aveva ritenuto, in tutta la sua scienza giuridica illuminata “a carburo di discrezione”, che siccome la Turelli era in maternità, la Caramelli (più affine a lui anche per fede politica) dovesse per forza superarla in anzianità.

In Italia possiamo vantare i migliori sindacalisti del mondo?

E meno male che le sinistre conoscono bene i diritti dei lavoratori e le norme a tutela delle donne in gravidanza e maternità, come Nesti seppe brillantemente dimostrare in tal caso.

L’atto arbitrario del mai-comandante, col declassamento e taglio di anzianità ai danni della Turelli e a favore della Caramelli-Pavona, si dimostrò un vero e proprio abuso.

E la nomina decisa da Giacomo Mangoni risultò pienamente corretta: la Turelli aveva, infatti, un “semestre” di anzianità (dovuto al periodo di maternità) che il Nesti non aveva voluto riconoscerle e che anche il commissario politico Rino Fragai, ignorò bellamente, insistendo anche sotto giuramento in aula, lo scorso luglio, con delle scandalose reticenze davanti alla giudice Bizzarri.

E tutto questo nonostante che Rino avesse grande esperienza di sindacalista della Cgil e dunque di difensore dei diritti del lavoratori; né più né meno della sua omologa nazionale, la Camusso che, pur informata della truffa di certi suoi uomini ai danni dell’Inps, navigò sicura senza mai voltarsi, certa anche lei (?) che l’ideologia dei giudici-rossi avrebbe cancellato ogni macchia d’ignominia sul corpo della “santa sinistra italiana”.

Casa Ciottoli, dove Segatura faceva le cene con Linea Libera nel maggio 2019. 1

Casa Ciottoli, dove Segatura faceva le cene con Linea Libera nel maggio 2019. 2

Nel 2015 Maurizio Ciottoli, oggi assessore ad Agliana, era un “lupo” che ululava e mordeva i demokrats. Ci riferì che Sonia Caramelli – saputo della bocciatura mangoniana – gli era scoppiata a piangere sulla spalla, cercando una tutela per l’ingiusta, a suo parere, delegittimazione a un ruolo che lei rivendicava, ma che in realtà aveva usurpato dal 2003 grazie alla illegittima preferenza assicurata dal collega-compagno mai-comandante Andrea Alessandro Nesti.

E si ritorna al tema centrale del tribunale di Pistoia e della procura di Tommaso Coletta, trattato ieri in questo nostro commento dal titolo la battutaccia. giustizia, perché il tribunale di pistoia nonostante dio?.

Insomma ad Agliana, grazie ai democraticissimi discendenti dei resistenti con stella polare in Magnino Magni, i cittadini hanno pagato, di tasca propria, per 15 anni di fila un non-comandante Nesti che, a sua immagine e somiglianza, si era scelto e tenuto, per 13 anni di fila, una sua non-vicecomandante (Sonia Caramelli) sacrificando platealmente la Turelli.

Quest’ultima, sacrificata allora grazie alla legge interpretata ad hoc dal Nesti, come ben sappiamo è, da un anno, libertà limitata, dopo i domiciliari: accusata da un giro di brave personcine (Nesti e Caramelli compresi) perché fra il luogotenente Maricchiolo di Quarrata e il duo Leonardo De Gaudio-Luisa Serranti in procura, sul solo indizio della sparizione di una chiavA di auto, hanno speso un anno intero di intercettazioni telefoniche a costo-contribuenti: e sol per questo dovrebbero essere licenziati. Dato anche il fatto che non altrettanto si danno da fare quando si parla di infortuni, con risvolti penali, nell’Asl di Pistoia; di Vicofari che scoppiano di problemi di sicurezza e sanitari; di Carbonizzi di Fognano realizzati da Ferdinando Betti & C. con mirabili salti ribaltati, che solo il De Gaudio non riesce a vedere; di violazioni di strumenti informatici privati senza alcun diritto e perciò in iopotesi di un comportamento assai caro ai procuratori pistoiesi: l’abuso di ufficio a valanga. Quando non anche la spudorata menzogna di fare arrestare qualcuno per poi dire che “loro non lo hanno mai ordinato”… È chiaro?

«Vile, tu dai a un morto!» L’assessore Agnellone è stato un vero Maramaldo: ci ha pugnalato alle spalle. Per anni il Ciottoli mangiò a casa di Alessandro Romiti. C’era anche il sindaco che va a diarrea. Io non c’ero: sono stato fuori dal giornale per più di un anno e mezzo, per problemi di salute. Ma al tribunale di Pistoia non interessava, tanto che il giudice Luca Gaspari non ha voluto rilevare la falsa testimonianza e la calunnia di questi amministratori dei nostri stivali FdI. Perché il tribunale di Pistoia nonostante Dio?

Ciottoli le rispose comunque che Mangoni aveva scelto l’altra perché “avente titolo” e non perché “raccomandata” come la voce dietrologica più becera voleva fare intendere: lei, la Pavona, si doveva adeguate all’ordinanza, impeccabile e corretta, di nomina della Turelli. Ben diversamente, il sopruso (o se vogliamo l’abuso d’ufficio) lo aveva realizzato il mai-comandante Nesti, nominando la stessa Pavona.

Poi le carte – che abbiamo pubblicato, ma che nessun giudice di Pistoia vuole vedere – hanno confermato tutte le anomale e illegittime vicende sopradette.

Infatti la Caramelli non propose alcun ricorso contro la nomina della Turelli, perché ibiettivamente non poteva. E non aprì alcuna vertenza sindacale, ma rimase quieta dinanzi alla corretta determinazione del sindaco Mangoni, adottata dopo un duro travaglio politico dovuto alla pressione che gli proveniva internamente dal commissario pistoiese piddìno Rino Fragai, bendisposto solo nei confronti del suo – ormai è conclamato – protetto “ottimo comandante Nesi”, come lui stesso lo definiva sui compiacenti giornali pistoiesi.

Lara Turelli, comandante dei vigili di Agliana arrestata e sospesa. Per la procura il vero problema è lei

Oggi, le cose sono cambiate. Il “lupo-Ciottoli” è diventato “Agnellone” e la Sonia Caramelli è rimasta al suo ruolo di ispettrice, fino allo scorso anno, quando venne chiamata e sistemata, anche con l’aiuto della segretaria generale Aveta, nella Stalingrado pistoiese di Lamporecchio, ove oggi si ritrova – questa è la nostra opinione – compiaciuta dalle querele nestiane e dell’amministrazione epigastràlgica di Agliana contro di noi di Linea Libera.

Seguendo il brocardo maoista “i nemici dei miei nemici, sono miei amici” abbiamo notato che l’assessore Maurizio Ciottoli ha fatto affidare i lavori di ristrutturazione della casa paterna all’impresa degli zii della Pavona, l’impresa Chiovoloni che, per le sue attività, si avvale usualmente anche delle prestazioni in subappalto dell’impresa esterna del marito della Caramelli, la ditta individuale Enrico Innocenti.

Questa storia illumina l’ipotesi di intesa tra la cordata Nesti-Caramelli e l’Agnellone oramai posizionato perfettamente a braccetto contro tutti coloro che lo hanno aiutato a sedersi in poltrona ad Agliana.

Maurizio, o Segatura o Bottarga o Bistecchiere, ci odia perché, in linea con la nostra coerenza e trasparenza, gli accendiamo i riflettori sugli inciuci e gli accordicchi che, tradendo il suo elettorato, ha messo in piedi con il Benesperi e il beneplacito del senator zappa&vanga, stringendo patti scellerati coi suoi originari incompatibili della sinistra e non solo.

E il tribunale di Pistoia lo aiuta ad essere falso testimone e calunniatore solo perché deve disfarsi di noi di Linea Libera? Bella giustizia davvero!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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