coronavirus. A FORZA DI NON CAPIRCI PIÙ NULLA, UN SACCO DI GENTE MUORE DI PAURA

Una Signora in nero…

di FELICE DE MATTEIS
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PADRONI di non crederci, ma a me è successo. In base alle norme colabrodo di questa repubblichetta da quattro soldi, della quale Giuseppi è degno rappresentante e in attesa di rendere, con i dovuti interessi, pernacchie e sberleffi ai nostri vicini di casa europei, che dimostrano, semmai ce ne fosse bisogno, che l’Europa è una vergognosa bufala, stamane sono uscito di casa per andare a fare la spesa.

Ero già esaurientemente imbestialito nel ripensare che personaggi come la D’Urso, la Parietti, la Mannoia e troiai vari, dagli schermi televisivi pretendono di insegnarci come comportarci, però mi sono tranquillizzato pensando che le mie nipotine femmine sono ancora piccole e, mi auguro per loro, non intraprenderanno da grandi le “carriere” di queste marionette a puppe in fuori e labbra gonfiate, insieme al resto e con il cervello nel retrobottega del corpo, in basso.

Poi mi sono rincazzato un’altra volta pensando a un gay – lo ha rivelato lui stesso – di nome Klaus Davi il quale, su Rete 4 del Berlusca, drammaticamente e solennemente ha sentenziato: «Abbiamo vinto il nazifascismo, vinceremo anche questo virus». Chiaramente si riferiva al coronavirus e non al suo, di virus.

Mentre pensavo quanto fosse fesso il mezzobusto, mi sono venute in mente anche le varie indicazioni e appelli sui social dei giovani nostri politici locali che, in quanto giovani, si sentono in dovere di sparare cazzate e raccontarci le loro fregnacce; senza comprendere che la politica è roba seria, ma loro ovviamente sono scusati, visto le fonti alle quali si abbeverano.

Mentre vivevo questo magma di sensazione, rabbia e poi calma e viceversa, mi ha strisciato velocemente accanto una signora vestita di nero; correva e io le ho chiesto dove andasse. Mi ha risposto: «Vado a prendermi i miei cento morti». Va bene, oramai siamo abituati quasi a tutto.

Esaurite le mie incombenze dal macellaio, sono tornato verso casa e nel tragitto chi ti rincontro? La Signora nera che però camminava tranquilla tranquilla.

Mi sono permesso di chiederle se avesse preso i suoi cento morti e che comunque il numero dei deceduti era, ad oggi, superiore a mille. Mi ha risposto: «Quelli se li è prenotati e presi la Paura».

Io non ci capisco più niente.

Felice De Matteis
[redazione@linealibera.it]
Delitto di critica e di satira mortale


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