A 72 anni scompare Settimo Gelli, conosciuto da tutti come“Ciuffo”. Era un noto sindacalista. il ricordo del sindaco Calamai
MONTEMURLO. Il Covid si è portato via Settimo Gelli, meglio conosciuto come Ciuffo. È scomparso all’Ospedale Santo Stefano di Prato dove era ricoverato da alcune settimane in terapia intensiva. Aveva iniziato ad accusare i primi sintomi lo scorso 4 ottobre, poi le sue condizioni si erano talmente aggravate da richiedere il ricovero. Ne ha dato notizia il circolo Arci Meucci Tamare di Montemurlo di cui Settimo era socio.
Aveva 72 anni ed è stato un apprezzato sindacalista e difensore dei più deboli. In pensione dal 2004 dopo 40 anni di lavoro nelle fabbriche è stato un attivista sindacalista. “Un uomo di sinistra vero, coerente, battagliero, sempre pronto a dialogare, criticare con intelligenza e rispetto, una mente aperta, libera da pregiudizi, sorridente e gentile con tutti, innamorato della vita e dei suoi amatissimi nipotini” scrive Gilda Fronzoni. Sposato con Loredana, era il padre di Agnese e Wlady e nonno di Amelia e Zeno. “Un uomo di soli 70 anni – continua Fronzoni – sano, forte, senza nessuna patologia pregressa..”.
“Se ne va – ha scritto l’ex sindaco Mauro Lorenzini – un amico, un compagno di tante lotte. In difesa dei più deboli”.
Ex barrista alla Croce d’Oro era il segretario responsabile della Lega Spi Cgil di Montemurlo.
Il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, conosceva bene Settimo Gelli e la notizia lo ha profondamente addolorato: «È un momento molto triste e mi stringo in un grande abbraccio, a nome di tutta l’amministrazione comunale, alla moglie di Settimo, Loredana, ai figli Agnese e Vladi, e ai suoi due nipotini. Settimo era una persona da sempre impegnata in politica nelle file della sinistra. Lo ricordo animatore delle Feste dell’Unità, attivo nello Spi Cgil, dove si è sempre speso a favore degli altri e nel mondo del volontariato. Perdiamo un uomo onesto, generoso e leale. Settimo ci mancherà moltissimo».
Settimo Gelli aveva lavorato per tutta la vita come operaio nel tessile ed aveva sempre ricoperto la carica di delegato sindacale per la Cgil. Dopo la pensione si era impegnato nello Spi Cigl di Montemurlo, dove da circa tre anni ricopriva la carica di segretario: «Questo incarico lo onorava e lo svolgeva sempre con grande entusiasmo — lo ricorda commosso Luciano Lacaria, segretario generale dello Spi Cgil di Prato — Settimo per noi dello Spi era un compagno, un amico e un fratello.
Una persona sempre pronta alla lotta e all’impegno per la difesa dei più deboli, dei diritti di chi non aveva voce. Con Settimo lo Spi Cgil di Montemurlo era la casa di tutti, sempre aperta a chi aveva bisogno di un supporto, di un aiuto o anche solo di un momento di ascolto. Settimo era sempre pronto a tendere la mano e a spendersi in prima persona per aiutare gli altri».
Con Settimo le vittime per Covid a Montemurlo salgono a 5, ricordiamo Angelo Grazzini, Alfredo Gallorini, Franca Volpi e Lina Guarraccino.
Andrea Balli