PISTOIA. L’annuncio da parte del sindaco di Pistoia sulla modalità di distribuzione a partire da mercoledì prossimo delle mascherine anti Covid-19 in ben quaranta postazioni diverse dislocate sul territorio comunale e in città in evidente contraddizione con il divieto assoluto di rimanere a casa ha suscitato da subito svariate reazioni tanto che a poche ore di distanza dalla diffusione della scelta l’amministrazione comunale ha fatto dietrofront.
Avevamo deciso di organizzare quaranta punti di ritiro delle mascherine per evitare i problemi che si sono verificati in altre città e per essere più capillari in un Comune esteso come il nostro.
Alla luce delle tante segnalazioni arrivate però, soprattutto da parte di medici e infermieri, abbiamo ritenuto giusto rivedere la modalità di distribuzione delle mascherine”.
Così il sindaco Alessandro Tomasi: “Siamo già al lavoro, quindi, per consegnare i dispositivi di protezione casa per casa, grazie anche alle tante associazioni di volontariato che ci stanno dando la loro disponibilità.
Solo in alcune frazioni meno popolose e periferiche, dove il porta a porta è più complicato, metteremo in campo un sistema di distribuzione attraverso punti specifici avvalendoci della preziosa collaborazione delle proloco (penso ad esempio ad alcune località montane, dove questa soluzione è più efficace ed è molto più difficile che si formino assembramenti)”.
“Mi scuso con tutti voi – conclude il sindaco – e vi ringrazio per le segnalazioni. Stiamo continuando a lavorare per cercare di affrontare nel miglior modo possibile questa enorme emergenza.
Anche in questo caso ci metto la faccia, non penso di essere infallibile e per questo cerco di ascoltare la città e chi, ogni giorno, è in prima linea. Domani vi comunicherò con maggiori dettagli i tempi di consegna”.
Andrea Balli