PRATO — QUARRATA. È morto a Prato dove risiedeva nella frazione di Iolo a 80 anni Giordano Paolini. Anche lui è morto a seguito delle complicazioni sopraggiunte dopo che era stato sottoposto al tampone per il coronavirus, risultato positivo.
Paolini, “Mana” per gli amici, era nato nella frazione di Catena a Quarrata. Qui ha vissuto per diversi anni e mosso i primi passi nel mondo del ciclismo. I suoi genitori e il fratello riposano nel camposanto di Santallemura.
“Era un amico del ciclismo – ha scritto di lui Alessandro Becherucci – Credo che molti di noi che abbiamo e viviamo il ciclismo sulle strade, vuoi come organizzatori che come emittenti al seguito, ce lo ricordavamo.”.
La notizia è apparsa oggi sul portale della Federazione del Ciclismo dove a firma di Mannori si legge:
Operaio tessile, Giordano Paolini era stato a suo tempo direttore sportivo e dirigente nel ciclismo toscano, per poi rimanere nell’ambiente del pedale e per tantissimi anni ha fatto parte di vari staff di emittenti televisive toscane, impegnate nelle riprese delle gare ciclistiche, nel ruolo di autista di quello che veniva definito lo studio mobile.
Assieme a lui per chi scrive, quante trasferte, quante gare seguite dai professionisti ai cicloamatori. Giordano Paolini era amico di tantissimi corridori, personaggio conosciuto da tutti nell’ambiente del pedale, che lo ricorda e lo piange con profondo affetto. La morte in questo periodo non consente nemmeno di rendergli il doveroso omaggio”.
Alla famiglia sono giunte anche le condoglianze del movimento ciclistico pistoiese e quelle dello staff di Toscana Sprint.
Andrea Balli
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