covid-19 & 25 aprile. «SIATE OTTIMISTI E CANTATE MENTRE ANDATE IN FORNO!». OVVERO: QUANDO UN’INTERA NAZIONE HA IL CERVELLO FRULLATO DA UN GIRMI ALIMENTATO DA CATTOLICI E COMUNISTI NON SENZA SARDINE

Non abbiamo bisogno di gente che pensa al nostro bene, ma di uomini che facciano il nostro bene. Non abbiamo bisogno di politici che provvedano alla nostra salute, ma di governi che non ci facciano perdere la salute. Non abbiamo bisogno di istituzioni che sputino sulla Costituzione, ma di uomini e donne che la rispettino e la attuino con indiscutibile fede nella democrazia!

TUTTI GLI ESSERI UMANI

NASCONO LIBERI ED EGUALI

IN DIGNITÀ E DIRITTI


CHATTATE, FRATRES!

Effetto Girmi: tutti con il cervello frullato dall’ideologia unica catto-com postcomunista

 

B. Buon 25 Aprile… ma cosa c….o cambia tra un giorno e l’altro?
E. Cambia una se**! Buongiorno. Io la resistenza l’ho fatta da 50 anni a questa parte.
B. Ma stai zitto e pensa un po’ più positivo… Sei peggio di mia suocera che è tutto dire.
Ieri mattina le ho detto… [suocera] ma una mattina una buona notizia me la meriterò?
Tutte le mattine la chiamo e tutte le mattine mi strasfracella i cabbasisi. Quando andavo in ufficio le mie colleghe, che sentivano le conversazioni, mi dicevamo: Ma perché c….o la continui a chiamare? Ma mandala in culo! Pensa che siamo ancora vivi e respiriamo bene!
Se tu, mio marito e mia suocera non smettete di lamentarvi vi metto in quarantena da collegamenti.
E. La tua religione è chiara, il libero arbitrio del cazzo fa la differenza. La scelta è tua.
B. Ma che cazzo dici?
Gioisci!

 

STAMATTINA la giornata è iniziata veramente male, ma potrebbe andare peggio. Oggi potremmo vedere tafferugli di gente incazzata contro l’Anpi che ottiene, dallo s-governo Conte, il permesso di fare quel che cazzo vuole a dispetto di chiunque altro.

Ciò che avete letto in partenza, è un a conversazione WhatsApp con una persona a cui voglio davvero bene; un’allieva molto in gamba che si è laureata in legge, ma che – purtroppo – di tutto l’insegnamento del diritto non ha acquisito la lucidità della logica, ma l’arruffismo della filosofia del diritto di un pazzo furioso come Luigi Lombardi Vallauri, una sorta di tibetano scampato non al Lager di Levi, ma al mito di Shangri-La, la bolla temporale in cui si realizza la perfezione divina, non si muore mai e si vive per sempre in pace con il mondo e con se stessi. Un corno!

Non basta, questo, per invitare i non-credenti – cioè i pessimisti come me e come tantissimi altri – a gioire. Perché questi «uccellacci», che non riescono a comunicare con gli uccellini di San Francesco, pretendono, dalla religione e dalla politica, un ordine che né la religione né la politica riescono mai a dare, se non in rade e improbabili occasioni. o forse solo per errore

Alla politica vorrei ricordare che governare un paese non significa ascoltare il Pd di Mattarella ispirato dagli interessi di Napolitano (come neppure i quattro gatti spelacchiati del Berlusca redivivo o i leghisti di Salvini o i fratelli della Giorgia o chiunque altro di qualunque altro partito: eh sì… io sono un «qualunquista fazioso»!).

Alla chiesa vorrei ricordare che essa è tutto fuorché una maestra di vita nell’insegnamento evangelico. Del Vangelo in essa non c’è nulla, se non una sequela di storie di tradimenti per 30 denari e per giunta falsi. Il resto è simonia pura allo stato puro: l’importante è galleggiare nel lusso e… fanculo i fedeli, basta che diano l’8 per mille e laute donazioni.

E i cittadini comuni la vedono anche così…

I malfamati laici – di cui mi onoro di far parte nell’area più pura, quella anarchica e rispettosa solo della propria coerente coscienza – pretendono qualcosa in più, perché, in più dei cattolici e dei comunisti, rispettano gli altri esseri spesso [dis]umani: come quelli che rubano sui rimborsi aerei Roma-Bruxelles, quelli che spendono a babbo morto 37milioni di euro per mascherine che non arriveranno mai, quelli che affidano i ponti e le vie a chi alla fine li fa crollare, con l’avallo di democratici alla Toscani, pronti a dire che «nessun italiano si interessa di un ponte che viene giù». Ed è vero: nessun italiano stronzo come il grande fotografo o come i suoi innominabili compari radical cari a dio e a Marx.

In Fellini 8½, il regista (impersonato da Mastroianni) interroga il cardinale, alle terme, e gli chiede perché è sempre e costantemente infelice. E il cardinale, una figura evanescente di vecchio saggio, gli risponde con una domanda: «Credevi forse di essere venuto al mondo per essere felice?».

Rolex (da orbi…)! Per liberal progressisti

Perché cattolici e comunisti vanno d’accordo come gli ingranaggi di un orologio, magari Rolex, che è meglio? Perché ambedue partono da un presupposto errato nei fatti: che gli uomini siano esseri superiori a tutto il resto, dominatori del mondo e razionali; così fatti o da dio o dalla natura per esserlo e basta.

E ambedue questi campioni di filosofie contrapposte ma assolutamente speculari, sbagliano: gli uni dimenticano la punizione divina dovuta al peccato originale (indubbiamente, a essere buoni, una immensa presa di culo…); gli altri scordano che, nel darwinismo a cui prestano fede, «homo homini lupus», gli uomini sono portati a farsi il culo fra loro senza tanti discorsi.

Gli ottimisti non ci pensano e s’incazzano con i pessimisti perché «non gioiscono» delle bellezze del mondo: un bel mare, un fiore, un cielo. Ma la vita è, di per sé, in-divina (o il buon padre celeste non farebbe nascere tanti sciaguratini neri, gialli, rossi, blu per farli poi morire di fame) e ingiusta (o i grandi del progressismo egualitario avrebbero già, in 20 mila anni di storia, trovato la soluzione alla fame e alla disperazione).

Insieme, dunque, sia i cattolici che i comunisti finiscono per essere dei dottor Katzone della Città delle donne (sempre per citare Fellini, che va bene a catto & com). Ambedue cincischiano con la filosofia lombardo-vallauriana dell’equilibrio universale uomo/natura: risolto, però, come nei meeting del citato filosofo, in un semplice scarico mattutino di merda, piscio e scorregge al sorgere del sole abbracciando gli alberi delle foreste alpine e sentendosi in pace con l’orologio universale.

Fellini 8½. «Ma perché sono infelice…?»

Occorre ridefinire la coerenza significante/significato di ottimista e pessimista. Occorre ricordarvi che l’ottimista è persona che vede le cose con chiarezza, ma che il pessimista è persona che le vede con una chiarezza maggiore. Meglio un Mauro Corona sconnesso e strafatto con 12 o 13 birre in corpo; o una mezza damigiana di amarone!

La vita è bella, ma di più assai per un Benigni che muore di grasso e di quattrini e a Berlinguer gli ha voluto bene, ma ora non più, perché ha scoperto che essere ricco e stronzo dà più soddisfazione e non costringe a farsi 700 seghe come accade al povero muratore comunista del sottoproletariato. Per tutti gli altri, la vita è un calvario giornaliero e senza soluzione.

Non mi si può dire «buon 25 Aprile» quando una massa di merde, come quelle che ci stanno ammazzando, vivono nel lusso e nella bambagia dei palazzi romani solo perché… «Vide o mare quann’è bbèllo, spira tanto sentimiento».

Pancia piena non conosce digiuno, cari ottimisti. La vostra dottrina è stupenda, ma (Pio VII, Paolo Stoppa in Il Marchese del Grillo)  «la giustizia non è di questo mondo». La mia cara amica Rita di Porretta, una grande anarchica convinta e un’ottima scienziata, dolce e sensibile, ma anche tigre con denti a sciabola, dice di solito «non sagagnàteci i maroni». Io aggiungo, con grande serenità: «Se vi stiamo sul culo perché non vi diamo una buona notizia al giorno, pazienza: se ci toglierete il saluto, ce ne faremo una ragione. La scelta è vostra e del vostro inutilerrimo libero arbitrio cattolico o ottimismo sardino-PiDiotico».

Non è forse così anche in questo nostro “mondo di ladri”?

Non ci turbate perché, nel nostro pessimismo che è quello di un ottimista che vede più chiaro, già lo sapevamo che avreste potuto reagire così. A voi ottimisti, allora, il 25 Aprile; a noi pessimisti la lotta continua contro la tirannide dei ladri di regime ottimisti e imposti dai giudici costituzionali come Mattarella!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Viva la Costituzione e i diritti costituzionali oggi calpestati

Né con Dio né con Satana, né coi cattolici né coi comunisti: perché «chi vive di speranza muor cacando»


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