covid-19. CONVALESCENTI A SAN MARCELLO: «SIGNORA, MA LEI LO SA COS’È REALMENTE L’OSPEDALE PACINI?»

Prima la politica del Pd ha ridotto la sanità toscana alla anoressia e ora, da Rossi in giù, si rendono conto che senza servizi adeguati la gente muore?

È BELLO TENERE IL PIEDE SU DUE STAFFE?


Da La Nazione. 1

ALCUNI OPERATORI della penna, chiamati pomposamente “giornalisti”, dovendo guadagnarsi la pagnotta, si scoprono missionari della fratellanza e della bontà.

È il caso di una operatrice a busta paga de La Nazione che, in un suo articolo, attacca la popolazione della Montagna e la classe politica che la rappresenta (bene o male non importa in questo momento) per avere sollevato dubbi e perplessità in merito alla collocazione nel PP-I (?) Pacini di San Marcello di pazienti in via di guarigione dal coronavirus.

Poiché questa signora, che si chiama Privitera, non conosce una mazza del Pacini, ci dice, e lo scrive, che il Pacini è un ospedale ed in quanto tale adatto all’uopo, cioè a ricevere pazienti.

Ma il Pacini, non è più un ospedale, signora! Probabilmente, per questa signora, un trattore è come una Ferrari, perché entrambi hanno un motore. La differenza non esiste; sono entrambi mezzi di trasporto. Capito la logica di certa informazione?

Vorremmo chiedere a questa signora se la mattina, quando va a fare i suoi bisogni, si serve del bagno di casa o di quello del suo condominio (se sta in condominio, ma ne dubito).

Al Pacini il dilemma è il solito, perché i bagni della Medicina sono a comune. Va bene per i degenti ancora non del tutto negativizzati? Si è al corrente che basterebbe una recidiva del virus per seminare un casino incontrollabile? Soprattutto, questa fornitrice di notizie non appropriate, lo sa che il Pacini non è più un ospedale? Se lo sa, che cazzo scrive? Se non lo sa, s’informi.

Ha mai visto, questa signora, come sono messi i locali della Medicina a San Marcello? Si è mai chiesta perché, mentre a Pistoia, con perizia ed efficacia si sono trasformati i locali del Convento delle Monachine, attiguo al Ceppo, in efficiente struttura sanitaria, da San Marcello si sono trasferiti a Pescia e Pistoia degenti ultrasettanticinquenni e al loro posto sono arrivati i degenti in uscita da coronavirus?

Da La Nazione. 2

Si è chiesta questa signora, ed altri come lei, perché non si è sfruttato il Dynamo Camp che si è “auto tempestivamente” chiuso alle necessità comuni ed è impegnato a vendere marmellate e colombe on line per la sua carità pelosa e interessata?

Insomma, molti affermano che dopo questa disponibilità “forzosa” per il bene comune, il PP-I (?) di San Marcello potrebbe tornare ad essere un ospedale, magari in ottemperanza al decreto Balduzzi, ma nessuno ci crede.

Questa signora stipendiata da La Nazione, lo sa che in tutti questi anni la popolazione, attraverso anche migliaia di firme raccolte, ha cercato di fare sopravvivere il proprio ospedale ed è stata presa a pesci in faccia, pedate nel culo e gesti dell’ombrello (vedi il rosso-Rossi)?

Lo sa che il sig. Giani, candidato a presidente di Regione per il partito che ha ucciso la sanità in Montagna, si nega ad un confronto con i vari comitati che da mesi chiedono un incontro per parlare di sanità? E “questa” si permette di dare lezioni di civismo e solidarietà agli abitanti della Montagna? Come diceva Grillo?

Direttore Bianchini, lo hai capito, adesso, perché non ho voluto mai prendere la tessera di “giornalista”?

Felice De Matteis
[redazione@linealibera.it]
Dovere di libera critica in regime tirannico


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