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PISTOIA. Mentre imperversa drammaticamente la minaccia del coronavirus, sembra che alcun vivaisti non abbiano affatto preso atto della pesante lezione dall’emergenza sanitaria in atto.
Ci sono state trasmesse alcune immagini che dimostrano l’utilizzo massivo dei famigerati diserbanti, con la presenza di tanto di contenitori vuoti con il formulato Round-up, a base di glifosate.
Insomma, nella congiuntura di un paese bloccato, sembra imperversare il “glifosate libero”, soprattutto nei vivai della provincia di Pistoia.
Sarà anche per la conseguenza della determinazione della Regione Toscana, ovvero del dirigente di settore Ing. Giovanna Bianco che ha deciso appena un mese fa di demansionare gli addetti ai controlli dello Spill (Servizio Prevenzione Infortuni Luoghi Lavoro) così come l’intera squadra del Dipartimento Prevenzione.
Gli addetti dei servizi Spill dell’Asl Toscana Centro sarebbero davvero imbarazzati a lavorare secondo l’articolo 10, mai applicato prima: una esercitazione di bon ton, grazie a cui chiè addetto al controllo (Upg di Usl Toscana Centro) chiede all’azienda, ovvero alla controllata, se sono rispettate tutte le procedure di buona regola e rispetto della legge 81, anche per il trattamento dei fitofarmaci.
È vero che nella Provincia di Prato lo Spill conta sei volte gli addetti di Pistoia e questo per la consolidata forza/lavoro – oramai superata – creata per contrastare l’emergenza delle “ditte asiatiche” del Macrolotto del 2017?
Ma la vera emergenza sono ancora le ditte di maglieria? E questa massiccia forza di ispettori della Provincia di Prato non è forse davvero asimmetrica nella composizione dell’organigramma dell’Usl Centro? E non sarebbe meglio che tanta manodopera fosse dislocata in altri settori più adeguati alla prevenzione, anche vista dell’attuale emergenza sanitaria?
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealbera.info]