covid-19 & divieti. CONTE HA VIETATO GLI ASSEMBRAMENTI ANCHE A SERRAVALLE…

Il consiglio comunale di Serravalle ai tempi del coronavirus e della Congiura dei Boiardi

 

LA PRENDIAMO sul ridere, ma da ridere, proprio, non ci sarebbe.

Il signor Conte, approssimativo per natura e per posizione (solitamente i professori universitari di fascia A s’intendono poco delle cose del popolo, perché loro vivono in grandi palazzi; Conte addirittura, indegnamente, a Palazzo Chigi), in una cosa è però stato chiaro nell’ultimo suo Dpcm (Decreto Presidente Casinista Mentale): vietati gli assembramenti. In Italia due persone sono una coppia, tre un assembramento.

Ora, con tutte le polemiche che ricorderete, poco tempo fa si è creato, a Serravalle, un assembramento definito gruppo FdI sotto l’amministrazione Lunardi.

Tutti hanno scritto di tutto a metà prezzo, ovviamente solo dopo Linea Libera. Chi l’ha vista in un modo e chi in un altro, ma – va detto – la formazione dell’assembramento FdI a noi maledetti ciaccioni non sembra affatto casuale, specie quando si è saputo che i tre “Fratelli Karamazov”  (Patrizia La Pietra, Matteo Giovannoni e Stefano Agostini) avrebbero deciso – pare –, qualche giorno fa, una video-conferenza con altri consiglieri di cui non faremo il nome e neppure il cognome, perché… si sa, ma non si dice.

Matteo Giovannoni

Vista la consorteria dei Fratelli Karamazov, l’unica analogia che ci salta in mente è il titolo di un famoso film “antico”, La congiura dei boiardi, di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn che, pensi un po’ l’Ilaria Gargini, mi fece vedere, più di cinquanta anni fa, suo zio, il canonico don Renato quando, con Luigi Egidio Bardelli di Tvl, detto l’abate Manone, organizzava i cineforum nei paesini di provincia per acculturare i «pòeri contadinelli».

Di che si sarebbe dovuto parlare in quella ventilata video-conferenza? Non di sesso né di denaro, ma di spetteguless. Il porcellino allo spiedo sarebbe stato – di nuovo, pare – l’affaire Benedetta Vettori e il campo da tennis. Vicenda notissima e plurichiacchierata.

Si sarebbe dovuto parlare… Ma qualcuno, con un giro “inquisitorio” di telefonate, allungò la gambina, fece sgambetto e fece andare a gambe all’aria baracca e burattini.

Niente conferenza, pare, ma rigoroso rispetto del non-assembramento. Almeno sul momento. Perché a Serravalle – come abbiamo sempre detto e nessuno ci è mai stato a sentire – il terreno cede: anche quello del secondo buco della ferrovia, sui cui torneremo prossimamente per notizie di varia umanità.

Patrizia La Pietra

A nostro parere la nascita del gruppo FdI non è stata affatto un caso. Fra la Pratrizia La Pietra, che in tre anni ha inanellato zero ghirlande; l’architetto Agostini, da tempo un po’ stretto nei suoi panni, e Matteo Giovannoni che, appena battezzato capogruppo, sembra che abbia dichiarato che alle prossime intende presentarsi per sindaco, la terra serravallina non sembra dare stabilità alle fondamenta.

E dato che ci siamo, da buoni rompiballe chiediamo: che c’è di vero nel fatto che Giovannoni potrebbe essere incompatibile con la carica di consigliere serravallino e che (stando alle voci di corridoio, così care all’ex pulminaro ideologo di Serravalle, fratello del signor Kawasaki), oltre a questo, potrebbe anche riservare qualche sorpresa inattesa per certi non meglio precisati “incidenti di percorso sul lavoro” a Santa Caterina?

«Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua», famosissima citazione dal Vangelo di Matteo, 10, 35-6 (Nuova Riveduta) da rammentare a cattolici e cattocomunisti di Serravalle. Buonasera!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
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