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DA PISTOIA A SAN MARCELLO
SARÀ PROPRIO UN BEL MACELLO
MA SE DOPO A PESCIA VAI,
BIMBO MIO, TU SEI NEI GUAI!
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HO LETTO il monumento di Marmo che qualcuno – il nostro Marco Ferrari, per l’esattezza – stamattina ha mostrato al popolo della montagna e della pianura.
È, con assoluta evidenza, un monumento funebre: le pesti si vincono con i lazzaretti e con gli isolamenti, e non con lo sciabordìo degli appestati con i sani.
Alla popolazione civile viene negata la possibilità di uscire dal proprio comune e i malati, invece (cosa importa se in via di guarigione?), vengono portati a spasso dalla piana (San Jacopo) al monte (Pacini di San Marcello) e dal monte (Pacini di San Marcello) al piano (ospedale di Pescia). Una vera solizione «pane e volpe».
Questo andrebbe veramente bene se si fosse dinanzi a un’associazione di assistenza e giochi di animazione per vecchietti (come me) in piena salute e in perfetto stato fisico, e magari anche capaci di prendere un bel Viagrone per andare a massaggi cinesi (anche a Pescia ce ne sono diversi, si sa).
Ma quando la questione si pone tra la vita e la morte, sanare il sanabile e appestare il resto che è sano, queste posizioni ideologiche da piddìni (comunemente detti PiDioti) è il fior fiore della schizofrenia demente e demenziale con cui i postcomunisti di oggi, stile Zingaretti, credono di poter tenere tutto sotto controllo.
E sì che Marmo, nato in Svizzera, il paese dei soldi imboscati, con il suo monumento marmoreo alla PiDiozia è anche un ingegnere in ingegneria industriale e dell’informazione! Perciò verrebbe da chiedersi come abbia potuto laurearsi (Pisa) e chi lo abbia fatto laureare! Sarà stato un prodotto della scuola di sinistra simile alla laurea (non si sa con quale professore) di quel fine dicitore e fenomeno di Di Pietro, che parla in italiano con la stessa disinvoltura e proprietà di linguaggio di Erdoğan?
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Ieri sera – mi dicono – Marmo era a pontificare anche a Tvl, la Tv del Bardelli, quel distinto signore che da un secolo quasi vive e regna fornendo servizi all’Asl e che, quindi, sostenendo o facendo sostenere la sanità di Rossi ai suoi giornalisti, ha conflitti di interessi (fra l’altro anche dimostrati in aula quando Bardelli mi trascinò in tribunale e si sfasciò, giustamente, la sua faccia di Cavaliere della Luce) quanti ne avrebbe un prete progressista se decidesse di aprire e gestire, direttamente alla cassa, un casino di quelli di via Tomba a Pistoia.
Quando si fa il frappè di persone, caro Luca (anche presidente di quella «cagata pazzesca» che si chiama Provincia maneggiata da Graziano Delrio, il fiume che con le sue acque feconda la femmina per nove volte, ma non sa monitorare i Benetton a cui cadono i ponti di Genova); quando si fa il frappè di persone, si crea, sotto il profilo chimico, un cosiddetto miscuglio: un po’ com’è successo nel tuo PoDere.
Ex comunisti stalinisti (più seri, ma non è detto); democristiani che hanno perso le bollicine e sono insulsi come la Ferrarelle, in cerca di potere; mortadellari risuscitati in piazza Grande; sardine oleose quasi passate; panforti Margherita di Siena; arrembatori, canottieri di Firenze e Rignano, divorziati che lottano per la famiglia, come Pier Ferdinando di Bologna; bibbiani, capalbi e 4 cazzi in padella salvati dal cassonetto, si sono riuniti in un miscuglio orchestrato e diretto da NapolTarella, un’aringa di latte e una d’òva che si sarebbero dovute mandare all’impeachment dritte dritte come il famigerato treno di Lodi allo scambio.
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La tessera non è buona a nulla, caro Luca! Hai il nome di un evangelista che però era medico e non PiDiota, ma anche, purtroppo di un Palamara e di un Lotti, quell’arruffato che, quando non sa che fare, viene a infettarsi in montagna all’Abetone.
La tessera – qualsiasi tessera, beninteso – non è buona neppure per pulirsi il culo, figuriamoci se può esserlo per salvarci dal Covid-19! In montagna già ci avete la Turati in tilt e ora fate importazione di post-malati Covid al Pacini? Chi ve lo ha chiesto, l’aiuto? L’Asl dei PiDioti promossi per tessera? Primari cooptati e capi ufficio stampa in estasi mistica per il binomio tessera/ostia, cresciuti fino da piccoli a «panis angelicus» e l’Unità?
Tutto per i PiDioti è «opportunità». Bisogna vedere quale: magari l’opportunità di mandare a puttana e nella merda totale anche ciò che potrebbe salvarsi mescolando – come state facendo voi – «il piscio con l’orina».
Nella Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio scorso, il professor Conte aveva già deciso tutto
C’era il tempo per fare e fare bene. Ed era quando noi di Quarrata/news, Linee Future e Linea Libera dicevamo (2010-2015) che quello che scriveva Daniela Ponticelli e la maggior parte dei giornali allineati e coperti era solo il Sanremo delle bufale: quando Rossi tagliava la sanità-mortadella vendendola e svendendola a fettine sottili; quando il non-avvocato dell’Asl3-Pistoia, Luca Cei, complice di Roberto Abati, svuotava il Ceppo e regalava centinaia di letti nuovi a Livorno – mi sembra di ricordare –; quando noi dicevamo che le riorganizzazioni e i potenziamenti erano tutte balle, e i pezzi della velineria ufficiale solo delle «tromboviolinate».
Ci pensaste voi, PiDioti, con le vostre tessere della minchia e i vostri tesserati & simpatizzanti, a troncare la resistenza che rappresentavamo, e rappresentiamo ancora, contro l’invasore del Bella ciao! cioè un partito che aveva fatto sparire 428 milioni di € a Massa come se avesse rubato un foglio da 5omila lire dal portafoglio del nonno.
Buffoni di stato
Se credessi, direi che dio vi punisce. Siccome, da socialista, mi è difficile credere, dirò che vi state punendo da voi. Ma non ve ne accorgerete, perché, da PiDioti non avete le capacità e qualità cognitive minime per ragionare in termini matematici: conoscete solo l’odore dei soldi, le passerelle televisive da Roma a Tvl, e il PoDere da coltivare.
Prendetene atto: fate pena e prima o poi vi mancherà il concime per ingrassare le vostre terre e i vostri portafogli.
Allora? Ci rivediamo, come al solito, in tribunale? E chi se ne frega?
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Diritto di vera democrazia e di urlare la verità
Pescia scoppia di Covid, Pistoia scoppia di Covid, Gavinana è in-Covid-data e allora stringiamoci in un abbraccio solidale con l’ospedale Pacini: portiamoci i post-malati di Lucilla Di Renzo e mandiamo i montanini ancora sani a fare le vacanze estive sotto gli ombrelloni amorevoli dalla dottoressa Panigada lungo la Pescia! I fiori glieli regala il Mefit di Giurlani…
Questo intervento è dedicato a: Gianfrancesco Apollonio, Giampaolo Marchini, Simona Poli, Gianfranco Borrelli, Laura Pugliesi, Fabrizio Morviducci, Maurizio Gori – tutti illustri colleghi giornalisti delle commissioni di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana
One thought on “covid-19 e politica. «PIDIOTI DI PISTOIA E DELLA TOSCANA, UNITEVI!» CI INSEGNANO COME SI CURA UN CONTAGIO CON LA TESSERA DEL PD”
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