covid-19 & fiori all’occhiello. IL MASSACRO DELLA SANITÀ PUBBLICA E I PRODI DIFENSORI DELLA MACELLAZIONE TOSCANA DI ROSSI

La sanità di Rossi prima e dopo la sua riforma toscana a suon di mannaia

 

NEI GIORNI SCORSI Gianfranco Venturi, politico di lunghissimo corso in Toscana (Pistoia e Firenze come consigliere regionale) è sceso in campo in difesa dell’operato di Enrico Rossi, artefice dell’impoverimento della sanità toscana ispirato al fiscal compact, all’ossequio di Monti alla signora Merkel, al bacio della pantofola che il Pd ha riservato alle misure europee appositamente create per mettere in ginocchio l’Italia.

Gli risponde, a livello personale, Valerio Bobini che, da operatore in sanità, può essere considerato un’autorità in materia – e non c’è da dimenticare, anche, che è presidente del Crest, il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana, un organismo che lottato fino allo stremo a difesa di quell’ospedale Pacini di San Marcello che, politici come Venturi (fra l’altro montanino), hanno fatto ridurre in una sorta di Rsa grazie al Pd ligio a Rossi e ai sindaci fragili della Montagna. Leggete con attenzione.

e.b.


Gianfranco Venturi

 

di VALERIO BOBINI
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Buonasera signor Gianfranco Venturi.

Non sa con qual piacere accolgo la sua domanda, non domanda di trovare una Sanità Migliore della Toscana in modo da applicarne i dettami anche nella miglior sanità del Mondo ovvero la Toscana, come del resto tempo indietro, qualche anno fa, strombazzava anche il Prode Enrico, suffragato dai violinisti di Blumberg.

Veniamo alla Sanità Toscana anche per lei la migliore del mondo? Forse grazie anche al suo mandato di fido Consigliere Regionale nella Magnifica Giunta Regionale che più volte ha emanato decreti e delibere esautorando anche il compito del Consiglio Regionale Toscano?

Da più di 8 anni abbiamo in Italia un governo Pd illegittimo senza essere stato eletto da nessuno e senza poterlo rimuovere dato che non hanno più permesso di andare a votare altrimenti, forse, l’avrebbero spazzato via.

Negli ultimi 10 anni la sanità italiana ha subito un definanziamento per 50 miliardi circa con il Pd al governo per 8 anni.

Dopo il 2010 in Toscana non veniva rinnovato il Piano Sanitario Regionale triennale, infatti la Giunta Regionale Toscana dal 2012, emettendo la delibera Regionale 1235, senza passare al vaglio del Consiglio Regionale, passava direttamente, senza una programmazione articolata valutata e condivisa, ad operare tagli di reparti, servizi ed ospedali.

Infatti nel 2013 il primo esperimento, si taglia e smantella dall’oggi al domani: l’operazione viene condotta ed effettuata con un raid la notte del 22 marzo 2013. Si carica in un camion tutta la strumentazione della chirurgia e sala operatoria da San Marcello Pistoiese, smantellando in un colpo solo l’ospedale Pacini.

L’anno dopo nel 2014, l’assessore alla sanità Luigi Marroni dichiara che ad Abbadia San Salvatore viene inaugurato il Pronto Soccorso e viene mantenuto l’Ospedale di Area Disagiata con tutto il necessario.

Valerio Bobini

Prendiamo atto che ci sono politici che puntano i piedi e politici che si inginocchiano. Consigliere Venturi lei c’era? Si ricorda quando nel 2013 ci incatenammo come Crest alla Regione e lei ci scansò, ignorandoci e girandoci al largo? E nel 2014 quando, sempre per protesta, il Crest era davanti alla Regione e le chiese di far inserire nel nuovo Piano Sanitario in votazione il giorno dopo la modifica affinché fossero riconosciute le Aree Disagiate per ripristinare nella Montagna Pistoiese l’ospedale e salvaguardare le altre zone simili in Toscana? Bene lei ci disse che aveva già fatto inserire tale mozione nel nuovo Piano Sanitario e fu una perfida bugia perché, le ripeto, ci sono i politici e gli yes man. Lei di quale categoria faceva parte?

Nel 2012 ci sono due coincidenze, “la Delibera Toscana 1235 e, nello stesso anno, compare il Decreto Balduzzi”, la Direttiva Nazionale che stabilisce crismi, criteri organizzativi e tipologia dei futuri ospedali in tempo di spending review.

Ah già, ma al governo c’è? Ed in Regione Toscana, scelta come regione pilota dei tagli alla sanità da estendere alle altre regioni ed a tutta Italia chi c’è? Sempre lo stesso partito, con il Leader Maximo che spesso con la sua Giunta ed i suoi fedeli alzamano, di cui lei Venturi fa parte, bypassa il Consiglio Regionale Toscano. Il Re incontrastato ha la maggioranza, può fare cosa vuole e lei, Gianfranco Venturi, da perfetto gentleman non può che acconsentire.

Nel 2015 altri due avvenimenti coincidenti e da tener di conto. La comparsa del “DM 70” che ricalca pari pari il Decreto Balduzzi e la firma della “Nuova Legge Sanitaria Toscana N° 28” dopo una guerra lacrime e sangue con i cittadini e comitati toscani. I dirigenti della regione, sotto la sapiente regia del suo democratico Governatore mettono in atto tutte strategie, armi ed ostacoli possibili per frenare e impedire il referendum richiesto e firmato da oltre 55mila cittadini in soli 40 giorni: e la fanno passare con un tour de force sotto le feste di Natale 2015. Occuperanno tutti i posti a sedere dell’aula della votazione con impiegati ed addetti ai lavori, “chi c’è, c’è”, in modo da impedire ai rappresentanti dei comitati di partecipare, ascoltare e valutare la democrazia usata e seguire i lavori.

Quel giorno i comitati ed una foltissima rappresentanza sono davanti alla Regione. Durante la manifestazione di protesta fuori dal portone gli agenti della Digos; visto il clima fraterno instaurato e… forse le indicazioni repressive ricevute, caricano e pestano con randelli un giovane pacifico e reo di non aver fatto nessuna aggressione, buttandolo a terra e malmenandolo brutalmente.

Già, Venturi. Chi può aver fatto meglio della Regione Toscana che negli ultimi 10 anni ha chiuso oltre 45 ospedali e tagliato tanti servizi, ha saputo reggere l’urto, infischiandosene delle proteste dei comitati locali e delle loro manifestazioni di protesta?

Il Crest ha effettuato diverse manifestazioni, nonché chiesto interventi inascoltati, presentato proposte, piattaforme, chiesto audizioni in Terza Commissione Sanità. Ha anche chiesto più volte ed ottenuto l’intervento del Difensore Civico e presentato esposti alle Procure di Firenze e Pistoia.

La politica all’ospedale Pacini: l’assessore Marroni. Quando ammazzavano San Marcello

Chi può aver fatto meglio della Toscana, regione pilota che ha esteso a tutte le altre regioni, eccetto la Lombardia, il suo modello, facendole diventare tutte figlie minori? Solo un allievo ci risulta sia diventato meglio del Maestro e fu Giotto!

Chi avrebbe saputo far meglio della Toscana, che senza ascoltare i cittadini, gli operatori sanitari, e senza coinvolgere il Consiglio Regionale, per non avere ostacoli ma solo la Giunta appiattita e fedele al Re, è riuscita a far passare a piacimento delibere e soprusi che hanno portato alla situazione odierna?

Chi meglio della Toscana è riuscita a tagliare Asl centralizzando il potere verso le aree vaste e ad un unico ed incontrastato Colonnello?

Chi poteva riuscire a creare voragini di 428 milioni a Massa ed altri deficit inferiori a Pistoia e Siena, e saper creare buchi certificati e far chiudere ospedali belli, solidi e funzionali con 700 e rotti posti con operazioni di dubbia omogeneità, oculatezza e forze, o senza forze a rimetterci in qualità di servizio e soldi per creare col privato 4 mega ospedali, con limiti di posti, con dubbi ed evidenze di limiti strutturali, mancanza di flessibilità ed inadeguatezza che affiora in modo tangibile proprio in epoca di pandemia?

Ospedali nati per l’intensità di cura, una metodologia già all’epoca della consegna vecchia e fortemente discussa, superata ed abbandonata ovunque. Ospedali nati e progettati per un costo previsto di 50 milioni in partenza e andati, a chiusura, ad oltrepassare i 150 milioni ciascuno, in qualche caso con collaudo positivo arrivato dopo 4 anni per un’operazione e speculazione gigantesca che nei 20 anni a seguire verrà a costare una cifra iperbolica miliardaria.

Saccardi: con gli ospedali in projet financing forse abbiamo sbagliato:

Leggete anche questi interventi:

https://www.movimento5stelletoscana.it/sanita-saccardi-ammette-elisoccorso-non-funzionante-in-tre-nuovi-ospedali-su-quattro/
https://www.forzaitalianews.it/lucca-massa-pistoia-prato-costi-impazziti-per-i-nuovi-ospedali-toscani-marchetti-fi-alla-giunta-complimentoni-ma-ora-diteci-quanti-soldi-dei-toscani-sono-stati-spesi-in-piu-rispetto-alle-p/

Caro Venturi, chi meglio della Toscana poteva far arrivare le Estav, “altra chicca della centralizzazione degli acquisti voluta dalla volpe che alloggia in regione da ormai 20 anni” ad accumulare nel 2012 un ritardo medio nei pagamenti di circa 300 giorni, alle ASL toscane con punte anche di 407 giorni per la Asl1 e per un debito complessivo che sfiorava il miliardo, 966 milioni e spiccioli che hanno messo in croce alcune le ditte fornitrici?

Si poteva fare meglio della Regione Toscana? Tagliare per gli effetti della nuova Legge Sanitaria N° 28 del 2015, 2000 operatori sanitari già dichiarati prima della firma e della sua applicazione?

Forse sarebbe anche il caso di menzionare che alla data del 2014/2015 la Regione Toscana aveva un patrimonio immobiliare in carico inutilizzato per un valore di circa 600 milioni, su cui pagava oneri, tra cui illuminazione e servizi tipo pulizia sorveglianza ecc.

Non conosco la situazione attuale, è probabile che questo valore sia diminuito o aumentato. Di fatto la scelta di chiudere e dismettere ospedali come quelli di Pistoia, Prato, Lucca e del Pacini che ancora solo due si ostinano a chiamarlo ospedale, “La Cormio e Luca Marmo – almeno avvisateli, porelli” e di cui ora avete bisogno per alloggiarvi pazienti affetti da Coronavirus.

Il potenziamento del Pacini del 2013 secondo Daniela Ponticelli

Non so quanto possa essere stata felice questa trovata, vista la drammatica situazione di oggi e la necessità di avere ospedali con la possibilità di isolamento e suddivisione interna che i tanto famigerati, moderni e strombazzati nuovi ospedali non permettono così come su tre di essi non può atterrare o volare l’elisoccorso.

In conclusione, visto che la regione pilota per sperimentare tagli e costrizioni da estendere alle altre regioni è stata la Toscana e per caduta libera tutte le altre, “a parte la Lombardia avendo adottato una linea diversa”, e che tutte le regioni sono figlie minori, che vogliamo fare, un torneo tra tutte le perdenti, visto che queste strategie si sono dimostrate causa coronavirus, miopi e poco lungimiranti per chiusura nosocomi, mancanza di migliaia di posti letto e di migliaia di operatori sanitari?

La situazione attuale, egregio signor Gianfranco Venturi, non è arrivata per disgrazia divina, ma per scelte improvvide e per niente oculate di responsabili al governo in Italia e di responsabili al governo in Toscana.

Ad una cosa soltanto la governance toscana non ha rinunciato: al suo mastodontico apparato dirigenziale ossequiante che le ha permesso, nel tempo, di tenere sotto controllo il raccolto e il gregge.

E questo fu il potenziamento dell’ospedale

Lo sa, Venturi, qual è il vero guaio, purtroppo? Che a rimetterci sono sempre i cittadini e in questo contesto il tributo pagato è assai salato anche in termini di vite stroncate!

Un paese senza una sanità all’altezza dei suoi cittadini è un paese da terzo mondo.

Valerio Bobini
[redazione@linealibera.it]
È sempre il momento di essere risoluti per addossare senza sconti le colpe a chi ha sbagliato coscientemente tutte le scelte


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