PISTOIA-FIRENZE. In un recente comunicato di indignados di Asl Toscana Centro ci arrivano altre notizie sulla riunione carbonara tenuta dal dirigente Massimo Selmi con gli Rls sindacali di Asl Toscana Centro, ma dopo avere opportunamente scartato gli Rls dei Cobas.
Abbiamo parlato con alcuni dei presenti: Rugero, Ciuti e Rossi; che però non erano soli, come avevano fatto opportunamente intendere.
Abbiamo scoperto infatti che c’era un “quarto uomo”, Paolo Tosi (Cgil) e poi – la reticenza è forte e le notizie richiedono tempo per diffondersi – grazie a una missiva anonima, abbiamo appreso che c’erano altre due persone, i cui nomi sono rimasti nell’ombra. La riunione tenuta dal dirigente Selmi sarebbe stata, dunque, con ben sei invitati – provvisti di titolo, ma non di competenza – non essendo stati loro a presentare le denunce dei Cobas portate all’attenzione dei Carabinieri dei Nas.
Cerchiamo di essere più chiari perché tutti possano capire alla perfezione. I Cobas denunciano certe situazioni ai Nas dei carabinieri, e il dottor Selmi, il controllore della verità, non convoca i cobas per parlare con loro e chiarirsi bene le idee sotto ogni aspetto: chiama altra non ben definita gente che non c’entrerebbe per nulla, ma che “certifica” con il famoso bollino “tutta va ben, madama la Marchesa”.
Repetita iuvant: meglio ripetere il concetto. Noi denunciano il nostro vicino dicendo che ha acceso il fuoco in mezzo al nostro giardino accanto al bombolone del Gpl, e il procuratore della repubblica convoca il casigliano del nostro podere di Empoli per farsi dire che non c’era nessun pericolo di scoppio del serbatoio. Ora è chiaro a tutti?
I Cobas non c’erano perché non erano stati invitati, come ci ha detto il referente Andrea Calò: una banale dimenticanza o piuttosto un’opportunità per evitare un interlocutore scomodo in grado di rompere le scatole a ragion veduta? È un modo di muoversi tipico del Pd quello di spostare il bersaglio di volta in volta, confondendo le acque e facendo in modo – come si dice – «che il babbo torni sempre a casa».
Noi confidiamo che i referenti Rls di Cgil-Cisl-Uil provvedano – al di fuori delle ritualità di circostanza – a rispondere alla “sporca dozzina” di domande che gli proponiamo in modo diretto, per chiarire la discutibile conduzione di una riunione “interna” che, per la complessità e pericolosità degli argomenti trattati (condizioni di lavoro e rischio biologico dei dipendenti) dovrebbe essere tutt’altro che coperta da una inammissibile riservatezza.
Queste domande saranno spedite alle segreterie dei sindacati e all’ufficio comunicazioni dell’Asl Toscana Centro affinché la signora Daniela Ponticelli possa sollecitare il dirigente Massimo Selmi a rispondere.
Ecco il papiro:
1) Chi era effettivamente presente all’incontro del 28 aprile svoltosi in Viale Matteotti?
2) Cosa fu concordato nell’incontro? Alla conclusione è stato redatto un verbale controfirmato dagli Rls?
3) In che veste l’Ing. Selmi ha incontrato gli Rls Tosi, Ciuti, Latino e Rossi quando questi neppure hanno presentato degli esposti ai Nas e allo Spill?
4) Il Dvr, cioè il documento di valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori (non solo l’addendum per il rischio biologico Sars-Cov2) è stato elaborato per ciascuna unità locale della Asl Toscana Centoo no? È stato messo a disposizione degli organi di controllo? E come è stato considerato agli effetti degli obblighi prescritti dal D. Leg. 81/08, dagli esperti Rls?
5) In merito al Dvr del Presidio di Villa Ankuri, quali misure di prevenzione e protezione sono state adottate per eliminare/ridurre il rischio potenziale di aggressioni dei lavoratori lungo le vie di esodo del parco?
Gli Rls Cgil – anche visto il comunicato a mezzo volantino del sindacato – a quattro anni di distanza dell’aggressione del tecnico dello Spill, hanno presentato formale esposto agli organi competenti (sempre lo Spill), al fine di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori come previsto dall’art. 50 comma 1 lett. o), così come fatto dagli Rls Cobas per il rischio Covid-19?
6) Gli Rls si sono accertati se il datore di lavoro abbia messo in atto le misure di prevenzione di prevenzione (in questo caso almeno l’allestimento di telecamere funzionanti)?
7) Che voi sappiate quante volte, negli ultimi dieci anni, gli Rls hanno presentato degli esposti agli Spill?
8) Gli Rls hanno fatto sopralluoghi nei vari presidi Asl Toscana Centro per verificare il rispetto delle regole di igiene e sicurezza in merito al rischio biologico Covid-19? Esistono dei verbali in merito a questi sopralluoghi anche per le sedi di Viale Matteotti e Via Pertini? Sono state evidenziate le carenze da noi rilevate e già segnalate?
9) Chi ha svolto negli ultimi dieci anni le indagini di polizia giudiziaria per accertare le eventuali responsabilità colpose per infortuni sul lavoro e per malattie professionali occorse a lavoratori dell’Asl Toscana Centro, la più grande azienda della regione con 14mila dipendenti?
10) I report sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali vengono presentati ai Rls nelle riunioni periodiche previste dall’art. 35 del D. Lgs. 81/08?
11) Si sono mai verificati infortuni con inabilità superiore a 40 giorni o con lesioni di carattere permanente negli ultimi dieci anni?
Ci risulta che, circa due anni fa, presso il San Jacopo, un operatore sanitario perse un occhio dopo un aggressione di un degente: un bel problema, se confermata!
12) Com’è che nessuno si è accorto che il Dipartimento Prevenzione della Asl Toscana Centro non aveva predisposto un piano dedicato alle maxiemergenze come previsto dalle Delibere n. 1.327 del 09/11/2017 e n. 68 del 10/01/2019?
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
Diritto di cronaca, critica, satira
Ingegner Selmi, cerchiamo di capirci una volta per tutte: se noi vogliamo sposarci e siamo ortodossi, non può chiamare a celebrare le nostre nozze Bernd Heinrich Wilhelm von Kleist pastore luterano di Norimberga cugino di terzo grado dell’Angela Merkel!