covid-19. LA PROVINCIA DI PISTOIA TORNA DI NUOVO A COLORARSI DI ROSSO

Da sabato 27 febbraio fino al 7 marzo. Lo ha annunciato ai sindaci il presidente della Regione Eugenio Giani. Tomasi: “Ci sono comuni nella nostra provincia con una incidenza di casi particolarmente alta”

Il sindaco Tomasi in collegamento con Giani

PISTOIA. Da sabato 27 febbraio al 7 marzo prossimo la provincia di Pistoia diventerà zona rossa. Lo ha confermato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in collegamento con i sindaci della provincia, sentita la Asl Toscana Centro.

“Ho appena finito una riunione con il Presidente della Regione Eugenio Giani – scrive il sindaco di Pistoia Tomasi – con cui, sentita la Asl, è stata concordata questa misura a livello provinciale. Nella nostra provincia ci sono Comuni con un’incidenza di casi particolarmente alta. Lo abbiamo sempre detto: i provvedimenti presi a livello di singoli territori, i provvedimenti “spot”, sono poco efficaci. Il dato provinciale è alto rispetto a quello della media regionale. Da qui l’estensione della zona rossa a livello di provincia. Sarà firmata un’ordinanza regionale con durata fino a domenica 7 marzo”.

Cosa si può fare e cosa no

“Da ormai un anno continuiamo a rispettare le regole. C’è chi preferisce puntare i riflettori su casi isolati di assembramenti e cattivi comportamenti. Io preferisco continuare a dire che c’è soprattutto una maggioranza che rispetta ogni regola, con enormi sacrifici, da un anno.  Dobbiamo continuare a mettere in atto tutti i comportamenti utili per contrastare questo virus. Intanto continuano anche con i controlli che verranno intensificati nel fine settimana, come chiesto al Prefetto”.

“Oggi più che mai lo ribadisco. Per tornare a vivere – intendo dal punto di vista della salute, dell’occupazione, dell’economia, della socialità – c’è bisogno di assunzioni di personale sanitario e dell’avvio delle vaccinazioni di massa. I posti letto ci sono nella nostra area di riferimento. Mancano però infermieri, anestesisti. Manca il personale. Questo è fondamentale per tornare anche ad avere una sanità in grado di prendersi in carico tutti i casi no Covid, rimasti indietro da ormai un anno.  Alla Regione ho posto un altro tema, che è quello dei ristori. A questo punto il nostro territorio viene ulteriormente colpito. A queste misure restrittive devono corrispondere misure economiche adeguate”.

“Con la zona rossa – conclude il sindaco – è prevista la didattica a distanza per superiori, seconda e terza media. Materne, elementari e prima media restano in presenza. Chiuse alcune tipologie di negozi. Gli spostamenti sono limitati anche all’interno del Comune. Ci si può spostare solo per motivi di lavoro, necessità o salute”.

 

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