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SEMPRE PRONTO E IN PRIMA FILA
NON S’ARRENDE: È UN UOMO A PILA
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di FELICE DE MATTEIS
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ALLORA, È APPURATO. Siamo un popolo di caproni deficienti e analfabeti mentali.
Oltre ai luminari dell’informazione, come il duo Fazio-Littizzetto, Fiorello, la Parietti, la D’Urso, “mementi” e “rifatti” vari, ci mancava anche la dura requisitoria del consigliere “Prezzemolo”, alias Marco Niccolai, la cui intemerata arringa offriamo alla vostra valutazione.
In questi giorni di pazza tv, epidemiologi, infettivologi, primari pentiti (vedi il dott. Giannessi) ci dicono tutto e il suo contrario a seconda delle scuole cliniche di provenienza ed in rapporto al loro desiderio di apparire pur di aprire bocca.
E se aprono bocca loro, come non farla aprire al consigliere Prezzemolo, che dall’alto del latte che ancora gli cola dalla bocca, pretende di dare lezione agli altri dopo avere speso, oltre ai “nostri” quadrini, tempo ed azioni per co-distruggere la sanità toscana agli ordini del rosso-Rossi e dei suoi scherani?
Niccolai? Cognome comune di “cosa”, singolare, lgtb, secondo la nuova grammatica catto-comunista: e niente più. Questo signor Prezzemolo, alias Marco Niccolai, volteggia dal palco del carnevale di San Marcello, alle piste da sci dell’Abetone e qualche malevolo dice sia il “tutor” del Presidente della Provincia, secondo quella inveterata abitudine di marca tipicamente comunista per cui a uno ne affianchi un altro perché entrambi riferiscano al Politburo, ovvero ufficio politico, eventuali deficienze o mancanze verso l’ortodossia e il comportamento.
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Che questo consigliere Prezzemolo sia ligio ai doveri imposti dal partito, alla faccia della logica e del vero interesse comune, è dimostrato dalla sua alacre opera nello smantellare la sanità montana in ogni modo e con qualunque mezzo. In quasi tutte le operazioni formali e sostanziali tese a questo criminogeno disegno, la sua presenza è costante e niente affatto nascosta: citiamo alcuni esempi:
il 6 maggio 2015, a San Marcello, durante la campagna elettorale, il rosso-Rossi rifiuta un incontro con i comitati a difesa dell’Ospedale Pacini e, andandosene via, sotto scorta, da eroico iscritto all’Anpi, fa il gesto dell’ombrello a chi voleva solamente parlare con lui; il tutto sotto lo sguardo sghignazzante di Prezzemolo che era al seguito del boss a mendicare voti per la propria elezione. Esiste una eloquente ripresa televisiva, non sono chiacchiere.
Ottenuta la sua elezione, Prezzemolo ha ringraziato battendosi contro il riconoscimento di area “particolarmente” disagiata come previsto dal D.M. 70/2015 – punto 9.2.2 e si è rifiutato di “andare a lezione”, richiesto dai comitati montani, presso l’Ospedale Amiata-Val d’Orcia, territorio similare ma meno svantaggiato di quello montano, salvato dai patti territoriali dell’Area Senese.
Il 12 Aprile 2019, in Regione, alla presenza di Prezzemolo, viene consegnato il documento di riorganizzazione della Sanità sulla Montagna con il quale si continua a prendere per il culo popolazione e comitati, dichiarando il fu ospedale Pacini un PPI-A (Punto di Primo Intervento Avanzato), cioè un’altra presa di fondelli perché tutto fuorché il pronto soccorso richiesto dai comitati e da migliaia di firme della popolazione.
Potremmo continuare dicendo anche che nonostante la mozione approvata all’unanimità in Regione (n° 2001/2019 del 6/11/20199) per il riconoscimento del Pacini come presidio di area particolarmente disagiata, il novello Prezzemolo, si è guardato bene dal sollecitare un provvedimento conseguente a livello normativo.
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Avete ascoltato, però, con quale piglio si rivolge ai suoi amministrati, cioè a voi, perché se lo fa con me, io lo prendo a pedate nel culo e lo riporto da Oreste a far coppia insieme ed insieme trafficare a Pescia e non solo?
Questa gente ha l’autorità per fare la voce grossa? Ha la qualità per essere credibile? Caro Prezzemolo, mutuando dai tuoi alleati di governo grillini: vaffanculo!
Felice De Matteis
[redazione@linealibera.it]
Diritto di critica e di affrancamento dallo stato di suddito
A volte la vita sorride anche a me… Peccato per quel prezzemolo tra i denti [Pinocchio]
One thought on “covid-19. MA ORA ANCHE “PREZZEMOLO” SI METTE A DAR CONSIGLI?”
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