PISTOIA. Mentre scriviamo questo articolo, ci risulta che due familiari di un esercente sono stati sanzionati dalla Polizia per essersi recati temporaneamente nell’esercizio commerciale di famiglia – già chiuso come da disposizioni governative del “cura Italia” – e, per essersi trattenuti all’esterno per piccole manutenzioni.
Essendo due conoscenti e non titolari dell’attività, sono state irrogate loro le sanzioni previste dalla legge, cioè circa 300 € di multa ciascuno, per essersi allontanati dalla loro abitazione ed essersi trovati in coppia nel medesimo luogo: vale quì il principio dura lex, sed lex.
La guerra in atto contro il coronavirus, spiega e giustifica la severità delle misure sanzionatorie stabilite dal governo. Ma diciamola tutta: con tutti gli occhi chiusi su tutto (pensate alle carceri distrutte e all’indulto in arrivo per i carcerati; pensate a tutte le ruberie nella pubblica amministrazione; pensate a quello che fa il governo che sta per venderci alla Merkel con il Mes – Morti E Spolpati) è un’Italia logica, questa, o una dittatura di casta padrona?
Ma c’è una categoria che è più “immune” dal virus e dalle sanzioni: quella dei vivaisti. Infatti, nello stesso giorno, la Sen. Caterina Bini su Report Pistoia spiegava che non esiste “Nessun divieto al trasporto e vendita di piante e fiori”, confermando il sospetto che siano stati fatti due pesi e due misure, anche per il contrappasso offerto dall’appello denuncia di Aferdite Shani che stigmatizzava duramente la circostanza che ci sono vivai aperti, e in piena operatività, nonostante il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Cura Italia, perchè “tanto ci lavorano gli albanesi” (l’articolo hot della Shani, non lo troverete però su Report, né sulla stampa strutturata, ma solo su questa testata anarcoide, irrispettosa e irritante).
La senatrice Bini ci tiene anche a precisare che – in questa sciagurata decisione – il Partito Democratico ci ha messo del suo, sottolineando orgogliosamente “Io e il mio partito, nelle precedenti settimane, abbiamo sollecitato più volte attenzione e un occhio di riguardo per il settore florovivaistico, che riteniamo strategico per il nostro Paese e siamo orgogliosi che le nostre richieste si siano trasformate in atti concreti”.
È peraltro da osservare che il solo settore floreale (300 milioni di perdite denunciate nell’area Pistoia/Viareggio per fiori non venduti) è già – purtroppo – fuori dai giochi: le cerimonie, feste e danze sono tutte proibite e dunque, niente fiori o corone (neppure funebri): serre chiuse, fiori al macero, senza alcun rinvio o deroga.
Diversamente, dice la Bini, le piante possono essere trasportate e vendute, senza ricordarsi – ma ci pensiamo noi adesso – che per caricare un camion di piante invasate, servono almeno 5-6 persone tra camionisti, mulettista, braccianti e amministrativi per le bollette di viaggio.
E dunque i braccianti che si trovano a caricare il bilico, devono lavorare accaldati e sudati gomito a gomito, senza rispetto della misura di sicurezza di un metro: come potranno salvarsi dalla possibilità di un contagio che pare essere una minaccia per la generalità della restante parte della popolazione residente?
Tra gli “atti concreti” che rivendicano orgogliosamente la Bini e il Pd, c’è anche la diffusione della sindrome Covid, che non è razzista, e si spande, fra cinesi, albanesi, pistoiesi e chiazzanesi, e che sta sconvolgendo il pianeta.
Va tutto bene così? Il servizio di controllo alla sicurezza dei luoghi di lavoro (Spill) dell’Usl Centro è demansionato, perché gli uomini di Maurizio Baldacci sono stati messi in congedo temporaneo, ma quei pochi che restano avrebbero addirittura stabilito che le misure di sicurezza sul lavoro (legge 81 sulla sicurezza) non dovranno essere applicate per il Covid-19.
Ma il Decreto Curaitalia dice qualcosa al riguardo? Insomma a noi pare un gran casino e ci chiediamo se, nei vivai pistoiesi, il coronavirus è stato cancellato per decreto regionale del trio Rossi-Fratoni-Saccardi, o se ha intercesso Papa Francesco con la preghiera di ieri.
E sull’argomernto non ha niente da dire il candidato del Pd Eugenio Giani? Anche lui è orgoglioso? O è a letto con il Covid?
Nel frattempo ai pistoiesi converrebbe andare a lavorare nei vivai. Forse lì oltre al virus hanno buttato anche il vaccino o l’Avigan…
One thought on “covid-19 pistoia. PD DEI MIRACOLI: VIVAISTI IMMUNIZZATI DA ROSSI PER DECRETO?”
Comments are closed.