covid-19. TUTTO BENE AL PACINI? E IL PUNTO DI PRIMO SOCCORSO È ATTIVO?

“Certo che è attivo. Poi è ovvio che se necessita il ricovero il paziente viene spostato altrove, ma una permanenza di qualche ora è possibile in loco” . Luca Marmo

Pagina Facebook Luca Marmo Sindaco insieme, 10 aprile
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L’ex-Ospedale Pacini di San Marcello adibito a cure intermedie per pazienti affetti da Covid-19 in via di guarigione

 

SAN MARCELLO. Tutto bene al Pacini? Gli aggiornamenti serali diramati del Sindaco di San Marcello Luca Marmo tendono a rappresentare la situazione al Piot Pacini di San Marcello, in modo rassicurante, dove tutto, nella sanità di Enrico Rossi e del Dg della Asl Centro Paolo Morello Marchese, va bene, nel più consono clima pasquale.

Ma è veramente così?

Il Tirreno in un articolo pubblicato on-line, ieri 10 aprile a firma di Simone Bartolini, riporta che “due medici in servizio al Pacini sono risultati positivi” e a confermarlo, sarebbe, si legge nell’articolo, il Sindaco.

Situazione non menzionata però nei post serali di aggiornamento, che lo stesso Sindaco pubblica sulla sua pagina Facebook. Notizia forse troppo scomoda e soggetta a commenti, meglio parlare del sistema di video sorveglianza installato dal Comune e dare rassicurazioni su tutto, compreso i servizi e il Pps dove né il Sindaco Luca Marmo né il suo Vice Roberto Rimediotti con deleghe alle Politiche Socio Sanitarie, riscontrano il benché minimo problema, tutto, lasciano intendere, funziona come e meglio di prima.

Il Pacini diventa Santo

Ma i servizi ambulatoriali e il Punto di Primo soccorso sono effettivamente attivi?

La Asl nel comunicato del 2 di aprile a firma di Daniela Ponticelli, in cui il Piot diventa “santo”: Montagna: le attività garantite nel presidio San Lorenzo Pacini con la riorganizzazione per l’emergenza, afferma che: “il Presidio Pacini continua a garantire le attività erogate fino ad oggi: funziona regolarmente il Pps (Punto di Primo Soccorso) con l’apertura sulle 24ore”.

Da informazioni raccolte e segnalateci, la realtà sembrerebbe però ben diversa.

Da quanto ci risulta e chiediamo conferma apertamente ai Sindaci della Montagna e alla Asl, il punto di primo soccorso sarebbe sì attivo sulla carta, ma di fatto inutilizzato, in quanto, ci riferiscono, “le ambulanze avrebbero l’ordine di portare a Pescia i pazienti anche per cose banali o tranquillamente fattibili a San Marcello”. È così?

A questo si aggiungerebbe inoltre la costatazione che le persone evitano di recarsi al Pps e negli ambulatori con i propri mezzi, per paura di contrarre il virus, stante anche la poca chiarezza delle comunicazioni.

Zero accessi al Pps di San Marcello

Utile e oggettivo sarebbe conoscere il numero degli accessi registrati al punto di primo soccorso dal 26 di marzo, data di arrivo al Piot Pacini dei primi tre pazienti Covid provenienti dal San Jacopo di Pistoia.

Consultando la pagina del sito Asl, Pronto soccorso in diretta, in cui sono monitorati giornalmente gli accessi di Pistoia, Pescia e del Pps di San Marcello, il fatto, verificato in più giorni, troverebbe conferma: zero accessi al Pps del Pacini a differenza di quello di Pescia e di Pistoia.

Numeri e accessi che poi verranno a mancare nelle asettiche statistiche utilizzate per decidere se mantenere un servizio o meno.

All’orizzonte un Consiglio Comunale per redigere l’ennesimo documento sul ripristino del Pacini, che andrà a fare compagnia agli altri rimasti fino ad oggi inattuati.

Un dubbio: ma non è che alla politica di qualsiasi schieramento fa comodo avere il Pacini depotenziato in modo che tutti possano farci campagna elettorale?

Marco Ferrari
[marcoferrari@linealibera.it]

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