covid. È MORTO ENZO MARCHETTONI, LUTTO PER LA RISTORAZIONE PISTOIESE

Ha gestito la trattoria di San Vitale in via Puccini .

Enzo Marchettoni

PISTOIA. [a.b.] Il covid si porta via anche Enzo Marchettoni,  un pezzo di storia e di vita di Pistoia. Storico ristoratore della trattoria di San Vitale  “Marchettoni” di via Puccini era ricoverato da giorni in terapia intensiva. La morte è sopraggiunta a metà mattina presso l’Ospedale San Jacopo di Pistoia.

L’ “Oste coi baffoni” era stato costretto a chiudere la trattoria anche con l’asporto a seguito del peggioramento delle proprie condizioni di salute a fine febbraio come si legge direttamente sulla pagina facebok.

Lavoratore infaticabile Marchettoni è stato un punto di riferimento per la ristorazione pistoiese. La sua trattoria ha rappresentato davvero una delle ultime vere trattorie pistoiesi. Posta nel cuore del quartiere popolare di Porta Lucchese, economica e piacevolmente demodé, è  stata frequentata finora da tutti i più veraci discendenti di Cino. E’ rimasto – come ha scritto il direttore Edoardo Bianchini nel maggio del 2014 “un posto incantato, che ha fermato il suo tempo e il tempo dei suoi clienti agli anni 70”.

Vasto il cordoglio in città dove Enzo era molto conosciuto e apprezzato per come ha sempre affrontato il lavoro e accolto con grande cortesia la propria clientela.

“Buon viaggio Enzo. Con te – scrive l’attrice Monica Menchi -se ne va una Pistoia bella…fatta di vera tradizione”.

“Enzo Marchettoni  – aggiunge lo scrittore Antonio Sofia – è finito in un mio libro e non ho potuto neanche dirglielo. Per me e Laura Parigi credo che sia stato uno dei primi luoghi di Pistoia che ci hanno accolto. Mi dispiace. Un pensiero grato, che tornerà di certo”.

Sulla morte di Enzo Marchettoni interviene anche il Collettivo Rinascita di Pistoia:
Se ne va oggi il simbolo della ristorazione popolare della nostra città. Stroncato, dopo anni di onorato servizio ai tavoli, dalla famosa “influenza come le altre”.
Se ne va uno degli ultimi baluardi contro l’appiattimento e accentramento della ristorazione nel circuito autoreferenziale del centro storico.
Se ne va uno dei più entusiastici custodi della memoria calcistica e folkloristica della nostra città, come ci hanno sempre ricordato quelle foto della Pistoiese e della Giostra dell’Orso appese ai muri della trattoria.
In quei pasti brevi e silenziosi, in quei modi schietti ma iconici, in quel servizio semplice ma professionale, in quelle ricette sincere, in quei sorrisi rari ma preziosi e divertenti, c’era forse più vocazione e sensibilità socialista che in qualunque salottino altolocato della nostra provincia.
Ciao Enzo, un abbraccio alla tua famiglia e ai tuoi clienti più irriducibili, la tua squadra.

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