covid. IN PREFETTURA CONDIVISI I DATI E LA STRATEGIA COMPLESSIVA PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO

“Non saranno consentiti assembramenti nelle vie centrali e periferiche del Capoluogo come degli altri Comuni”

Il prefetto Lucia Volpe

PRATO. Nella giornata di giovedì 29 ottobre, il Prefetto Lucia Volpe, corrispondendo ad un’esigenza assai sentita tra le amministrazioni locali, ha tenuto, con il Presidente della Provincia, tutti i Sindaci e i rappresentanti di vertice delle Forze di Polizia, del Dipartimento della Prevenzione di Prato e dell’Ospedale Santo Stefano, una videoconferenza per condividere i principali dati sull’andamento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e sulle principali criticità.

Nel quadro di una situazione della Provincia ancora gestibile da parte delle autorità sanitarie, dell’Ospedale di Prato e di tutto il sistema di assistenza alla cittadinanza, è emersa tuttavia l’importanza di non abbassare in alcun modo la guardia e di continuare a mantenere comportamenti responsabili, non elusivi, in alcun modo, dei divieti e delle raccomandazioni introdotte dai più recenti provvedimenti emanati.

Ciò, in particolare, nel primo fine settimana, quello di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti, successivo all’entrata in vigore del D.P.C.M. 24 ottobre 2020, che ha sancito la chiusura, dalle 18.00 di sera, delle attività di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) e il divieto, dopo quell’ora, di consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

In conseguenza di ciò, non saranno consentiti assembramenti nelle vie centrali e periferiche del Capoluogo come degli altri Comuni.

I controlli di prossimità delle Forze dell’Ordine saranno adeguatamente indirizzati in tal senso.

Tenuto conto della necessità di prevenire la diffusione del virus con comportamenti individuali responsabili, viene altresì fortemente raccomandato dal nuovo D.P.C.M. di non spostarsi, con mezzi di trasporto, pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute o per situazioni o attività non demandabili e di evitare di ricevere, nelle abitazioni private, persone diverse dai conviventi.

[prefettura di prato]

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