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PRATO. Evidentemente ciò che è evidente per noi non è evidente per coloro che hanno inviato al Tribunale di Prato solo tre rinforzi.
Di solito i numeri non mentono e di fronte al dato presentato dal Sindacato che segnala una carenza del 35% del personale amministrativo, il più alto di tutti i tribunali della Toscana, non dovevano esserci dubbi, secondo noi, sulla ripartizione dei 57 impiegati destinati alla Toscana.
Ed invece? Così non è stato e non è la prima volta.
Purtroppo, a conferma della scarsa considerazione di cui gode Prato, si profila all’orizzonte un’altra tegola per Il Tribunale: l’ipotesi della eliminazione della sezione fallimentare accorpandola, insieme a Pistoia, a Lucca.
Ciò renderà complicatissimo e molto disagevole seguire, per tutte le parti interessate, il complesso iter fallimentare tanto che si potrebbe ipotizzare la nascita di una nuova categoria professionale: i pendolari del fallimento.
Sembra impossibile ma Prato è sempre stata perseguitata da situazioni simili: tutti riconoscono, a parole, l’importanza e la necessità di fornirle più adeguati servizi ma quando si tratta di passare dal dire al fare Prato è sempre penalizzata.
Chi ha un pò di memoria può ricordarsi le decine di episodi simili.
Comitato Provinciale Area Pratese