CRESCONO I DISAGI PER LE 60 LAVORATRICI MANUTENCOOP DEL SAN JACOPO

Alessandro Tomasi

PISTOIA. “Io non mi dimentico. La loro battaglia è sempre stata anche la mia e continuerà ad esserlo in futuro”. Lo dichiara il candidato sindaco, Alessandro Tomasi che alcuni mesi addietro aveva già denunciato un rischio di peggioramento delle condizioni contrattuali per le circa 60 persone (quasi tutte donne) che prestano servizio per la sanificazione e la pulizia del San Jacopo, passate dalla Colser alla Manutencoop in seguito al cambio di gestore dell’appalto.

“Quando avvenne il passaggio, la preoccupazione di tutte le lavoratrici, che incontrai, riguardavano le condizioni  a rischio peggioramento – prosegue Tomasi –. Ricordo che molte di loro già lavorano in condizioni estremamente difficili, con poche ore a disposizione per pulire interi reparti. In questi giorni sono tornato a incontrarmi con alcune di loro che mi hanno espresso nuovi disagi.

“Li faccio miei, ponendo pubblicamente alcune domande al gestore: è vero che non è vero che viene più utilizzato il badge per il conteggio delle ore e che sono state contestate ore mancanti in busta paga? Ed è vero che, a parità di inquadramento e anzianità professionale, ci sono remunerazioni orari diverse? Mi chiedo anche quale sia il clima delle relazioni fra l’azienda e i sindacati”.

Secondo Tomasi, queste sono domande che riguardano non soltanto le lavoratrici Manutencoop ma gli stessi pazienti dell’ospedale. “Quella dell’igiene dell’ospedale è una questione che sta a cuore di tutti i cittadini – continua infatti il candidato sindaco –. La realizzazione dell’ospedale con il ricorso al project financing sta evidenziando tutti i suoi limiti, scaricando sui cittadini i costi dell’operazione, dai parcheggi a pagamento e l’assenza di aree di sosta libere, al trattamento dei lavoratori che spesso, altri, difendono soltanto a parole”.

[tomasi – comunicato]

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