PISTOIA. Abbiamo assistito in queste ultime settimane al dibattito su quella che è stata definita “la fusione a freddo” dei Comuni di Cutigliano ed Abetone e siamo rimasti colpiti dall’intervento del consigliere regionale Massimo Baldi che dichiara come in merito alle fusioni dei comuni il Partito Democratico abbia deciso di cambiare passo e lo abbia fatto con grande senso di responsabilità.
Il Pd ha deciso che da ora in poi, sui referendum sulle fusioni verranno fatti valere tutti i singoli voti e conterà il risultato complessivo. I comuni più popolosi, quindi, detteranno legge, e fagociteranno i comuni con minor numero di abitanti, con buona pace di quelle comunità. E a niente varrà che un Consiglio Comunale si dichiari contrario: i “piccoli” subiranno le decisioni dei “grandi”. I Sindaci, i Consigli comunali ed i loro cittadini non hanno lo stesso peso in questa Regione e di questo, purtroppo, ce ne eravamo resi conto già da tempo.
Quando nel 2013 la Conferenza dei Sindaci ha deciso di firmare i Patti Territoriali con i quali si è smantellato l’ospedale di riferimento per la montagna pistoiese, il “Lorenzo Pacini” di San Marcello, era già evidente che il volere dei cittadini in montagna non fosse abbastanza pesante per meritare ascolto ed attenzione da parte della politica provinciale e regionale (ahinoi neanche locale!). L’ospedale è diventato Piot, un Pronto Soccorso è diventato un Punto di Primo Soccorso.
Oggi veniamo richiamati a credere al senso di responsabilità di chi ci amministra ed implicitamente al “lasciateci governare”. Ci viene detto che hanno valore gli individui e non le comunità con le loro Istituzioni.
C’è qualcosa che stride in tutto questo e si chiama coerenza.
Noi ci chiediamo, perché quel senso di responsabilità si manifesta solo quando fa comodo ai progetti preconfezionati della politica regionale (che molto spesso si traducono in tagli ed accentramento di potere) e non quando i cittadini chiedono altro. Da troppo tempo si ascolta solo ciò che si vuol ascoltare.
Perché quel senso di responsabilità non trova risposte alla richiesta di un Pronto Soccorso a San Marcello e il diritto di curarsi e vivere in un territorio periferico e disagiato? Perché quel senso di responsabilità non porta a lavorare fattivamente per rivedere dei Patti che anche i Sindaci finalmente ritengono inadeguati a rispondere ai bisogni della montagna pistoiese?
È trascorso un mese dalla partecipazione del dr. Morello alla “Commissione sovracomunale a tutela dell’ospedale Pacini”. In quell’occasione il messaggio che è uscito è stato chiaro: abbiamo bisogno di un vero Pronto Soccorso, senza le virgolette a “Pronto Soccorso” come indicato nei Patti Territoriali. Dietro quelle virgolette ci si è nascosti per svuotare indisturbati un ospedale che funzionava, ci sembra con scarso senso di responsabilità verso una popolazione fragile e sempre più anziana.
Perché il “lasciateci governare” non si traduce in fatti concreti a tutela del diritto alla salute per chi vive in montagna? Cosa stanno facendo i nostri Consiglieri regionali, Baldi e Niccolai oltre a presenziare, a rassicurare e a prendere appunti? Da un anno non si riunisce la conferenza dei Sindaci per discutere dei problemi della sanità pistoiese, ormai inglobata nell’area vasta. Cosa stanno aspettando i nostri Sindaci? L’ordine dall’alto? In tal caso, aspetteranno invano. Non arriverà.
Il senso di responsabilità, noi crediamo, non si deve accendere a comando.
Crest Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana
Rete di Comitati e di Movimenti Toscana