CRISI DELL’EDILIZIA: MENO 800MILA POSTI DI LAVORO

Edilizia a picco in Italia
Edilizia a picco in Italia

PISTOIA-PIANA. L’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha, recentemente, fornito dati allarmanti sulla situazione attuale del comparto dell’edilizia.

Cifre, purtroppo, che parlano da sole. Dal 2007 ad oggi sono stati persi circa 800mila posti di lavoro compresi i lavoratori dell’indotto, mentre si registrano ben 14.200 imprese fallite.

Anche il ricorso alla cassa integrazione continua a permanere su cifre elevate. Fra il 2008 ed il 2013 le ore di cassa integrazione sono quadruplicate passando da 40 milioni di ore a 163 milioni nel 2013.

Sul fronte degli investimenti si registra una significativa flessione di ben 58,8 miliardi di euro.

In particolare la flessione ha interessato la nuova edilizia abitativa (-58,1%), l’edilizia non residenziale privata (-36,3%), le opere pubbliche (-48%).

Anche i permessi per costruire nuove abitazioni, nel 2013, sono calati a 58mila. Un livello che si avvicina a quello del 1936 !

Quindi, ci troviamo di fronte ad un quadro allarmante del settore su cui pesa non solo la crisi, con minori investimenti e conseguente perdita di posti di lavoro, ma anche una pesante pressione fiscale perché la tassazione sugli edifici è aumentata del 200% in tre anni.

Infatti nel 2011 il gettito Ici era di circa 9 miliardi di euro, mentre per il 2014 il prelievo Imu+Tasi è stimato in circa 25 miliardi di euro.

Se il Governo varasse il provvedimento “Sblocca Italia” si potrebbero disporre di 5 miliardi di fondi già stanziati ma non utilizzati e da impiegare per la messa in sicurezza delle scuole, il rischio idro-geologico e le opere pubbliche avviate e non finite.

Un dato positivo, tuttavia in controtendenza, è quello delle manutenzioni e ristrutturazioni, aumentate del 23,6% grazie all’applicazione degli incentivi fiscali.

Occorre che gli incentivi di ristrutturazione siano resi strutturali e non temporanei perché, altrimenti, si rischia di esaurire questa pur flebile fase di ripresa.

Il Governo ed anche i Comuni devono adottare provvedimenti e misure idonee per il rilancio dell’edilizia che rappresenta, non dimentichiamo, una fetta importante della ricchezza nazionale, circa il 10% del Pil, ma che sta pagando un prezzo altissimo alla crisi.


[*] – Coordinatore dei Circoli Prc-FdS della Piana, ospite

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