PISTOIA. Oggi, martedì 1° marzo alle 21:20 in corso Gramsci 37, presso quello scrigno della cultura pistoiese che è la Fondazione Luigi Tronci, il prof. Marino Alberto Balducci, cattedratico di fama internazionale, affronterà il tema del rapporto tra Dante Alighieri e Maometto.
L’incontro è inserito nel ciclo “Pensando ad Atene” che l’Associazione Culturidea organizza per il terzo anno consecutivo e che proseguirà puntualmente tutti i martedì fino alla fine di marzo.
Dante, il poeta della cristianità, ebbe stretti rapporti con la cultura e il mondo islamico. E di queste influenze si sente l’eco in molte parti delle sue opere, sia nella Commedia, sia in un testo di riflessione filosofica come il Convivio, sia ancora nel saggio sulla natura della lingua che intitolò “De vulgari eloquentia”.
Questa consapevolezza non è una novità: più volte in passato si è indagato sulle relazioni fra islamismo e cristianesimo, che soprattutto nel Duecento furono feconde, piene di umori creativi, ricche di quella forza espansiva che il dialogo sempre custodisce.
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E più volte si è studiato quante cose Dante abbia raccolto nel grande bacino di idee e di forme poetiche dell’islamismo. Dante istituisce tre tipi di rapporti con i testi islamici. Il primo è di tipo interdiscorsivo: un vocabolo, una notizia, un dato nati in ambiente arabo circolano nella cultura che avvolge il poeta, che li afferra usandoli nelle sue opere. Il secondo è detto intertestuale dec 20, 2014 – shop with us for increase prozac from 40 mg to 60 mg 5ht3 prozac 20 mg vs 30 mg hcl 40 mg side effects 10mg to 20mg of prozac . what is the wac price for prozac prozac cost acquire fucidin doxycycline hyclate jaw pain doxycycline 3 times a day cheap doxycycline cheap dapoxetine online medications you need without can i buy generic dapoxetine online no prescription in canada : Dante non ha letto testi arabi (non conosce la lingua), ma può averne saputo qualcosa attraverso riassunti scritti oppure orali.
Il terzo tipo è quello più semplice e più straordinario insieme: Dante legge, seppur in traduzione, un testo arabo, lo assimila, ne isola delle parti e ne fa lo spunto per invenzioni fantastiche.
In questo caso si può parlare di fonte diretta. Una fonte diretta del divino poeta è il Liber Scalae Mahometi, detto Libro della Scala, un testo arabo abbastanza noto che risale all’VIII secolo e che viene tradotto prima in castigliano e nel 1264 in latino presso la celebre scuola di Toledo, dove regna Alfonso X il Savio.
Tuttavia perché Dante colloca Maometto all’Inferno? È il primo pomeriggio del 9 aprile. Siamo nell’ottavo cerchio, nella bolgia IX. Vi sono puniti gli operatori di scismi e i seminatori di scandali.
Un diavolo li squarcia in modo indescrivibile, ma i loro corpi si ricompongono nel lungo giro che i dannati fanno, per poi venire massacrati di nuovo al punto in cui l’esecutore infernale li attende.
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Maometto, sentendosi guardato, apre ancor di più, con le mani, la propria ferita e pronuncia il suo nome. Poi segnala Alì, cugino e genero suo, quarto successore, il quale è spaccato dal mento alla fronte. Poi spiega, senza esserne richiesto, la modalità della pena, di cui abbiamo parlato prima. Quindi chiede a Dante: “Chi sei tu, che temporeggi sul ponte invece di venire fra noi a causa delle tue colpe?”.
L’appuntamento, davvero imperdibile è per oggi, martedì 1° marzo, alla Fondazione Tronci.
[culturidea]