PISTOIA. Oggi, giovedì 24 marzo, alle 21.15, avrà luogo, presso la Fondazione Luigi Tronci, ubicata in corso Gramsci, presso gli edifici del Consevatorio San Giovanni Battista in Pistoia, la presentazione del libro “La Filosofia di Han Bennink. L’improvvisazione secondo un batterista”, di Raul Catalano.
Parlare di Han Bennink significa intraprendere un viaggio nella storia del jazz europeo, a cominciare dai primi tentativi di emancipazione dal modello americano fino agli esiti più estremi della ‘free improvisation’.
Altro obiettivo del volume è analizzare il ‘drumming benninkiano’, sempre riconoscibile indipendentemente dal contesto musicale in cui egli si ritrova. Intervistando lo stesso Bennink, Catalano prova a descrivere cosa significa essere un improvvisatore prima ancora che un batterista, affrontando così un tema molto discusso come l’improvvisazione ma da una prospettiva diversa rispetto a quella puramente tecnico-musicale o filosofica.
L’autore Raul Catalano dopo essersi laureato in Scienze Filosofiche presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2012 con la tesi La filosofia della musica di Adorno. Ovvero come fare musicologia col martello, ha ottenuto il diploma in Batteria e Percussioni Jazz presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia nel 2015.
È attivo come insegnante di batteria e come esecutore. Nel 2013 viene selezionato per i Seminari estivi di Siena Jazz, seguendo i corsi di Jeff Ballard, Mark Guiliana, Mark Turner, Theo Bleckmann, Ettore Fioravanti, Roberto Gatto, Roberto Cecchetto, Pietro Tonolo. Ha suonato con: Andrea Massaria, Arrigo Cappelletti, Marco Ponchiroli, Alvise Seggi, Amir ElSaffar, Nicola Fazzini, Daniele Goldoni, Beppe Calamosca, Max Chirico.
[culturidea]