CUTIGLIANO. La Tari il Tributo Comunale dei rifiuti è passato si legge nel bilancio pluriennale 2015-2017 da 387,994 mila euro del 2014, a 483,120 mila euro del 2015.
Un aumento in un solo anno di quasi 100 mila euro, un aumento strano considerato che la produzione dei rifiuti, causa la crisi e il sempre più accentuato spopolamento, è in diminuzione costante dal 2010.
La spesa pro capite del 2014 è pari a 483.120 / 1522 (abitanti) = 317,42 euro.
Nel prospetto sottostante del Catasto Rifiuti dell’Ispra, si può vedere come i rifiuti urbani siano passati da 1.166 tonnellate del 2010 alle 930 del 2014, con una diminuzione di 50 tonnellate tra il 2013 e il 2014.
Si consuma meno, i rifiuti diminuiscono, però la tassa di smaltimento invece di diminuire proporzionalmente aumenta. Perché?
La domanda l’abbiamo posta durante l’ultimo Consiglio comunale di lunedì 8 febbraio 2016, nel corso della discussione del anticipo della prima rata del 50% della Tari ad aprile.
A fronte di questi dati con la produzione dei rifiuti in calo, il Comune, il Sindaco, la giunta, invece di andare a chiedere lumi al Cosea, cosa fa?:
- Stanzia nel bilancio preventivo del 2015 la somma di 483.120,00, con un amento secco di 100 mila euro, rispetto ai 387.994 del 2014.
- Si rivolge alla banca sempre aperta, quella del cittadino e senza presentare alcuna garanzia sul miglioramento del servizio e sul contenimento dei costi, chiede il 50% del tributo ad aprile.
Ricordiamo che la Tari per sua natura è sostanzialmente una posta di giro: tanto costa il servizio, tanto i cittadini devono sborsare. Il Comune però utilizza queste introiti per far fronte ad altre e diverse esigenze di cassa, cosa ribadita dall’Assessore Giani nel corso della [non]risposta in consiglio.
Ci domandiamo e chiediamo se questo è corretto e se con entrate a destinazione specifica per la copertura dei costi di servizio, chieste, per altro, ai cittadini in anticipo, si possano coprire altri tipi di spesa.
Non avendo ricevuto adeguata risposta e chiarimenti in merito nel corso della seduta consiliare, abbiamo presentato una interrogazione a risposta scritta in cui si chiede:
- A cosa è dovuto l’aumento del costo del costo del servizio di smaltimento dei rifiuti del 2015?
- Quale strano rapporto lega la diminuzione della produzione dei rifiuti e l’aumento della Tari?
- È corretto chiedere il 50% del tributo a fronte di quattro mesi?
- Quali sono le modalità contrattuali con cui il gestore del servizio di smaltimento dei rifiuti viene pagato? (Rateizzazione e tempi di pagamento e se questi sono rispettati).
- Non sarebbe più corretto pagare e vincolare l’esborso al periodo e quindi chiedere per quattro mesi 1/3 del tributo?.
- Quali sono le necessità di cassa a cui allude l’Assessore Giani, quali sono state in sostanza le spese coperte con l’anticipo della Tari?
A fronte di queste argomentazioni, abbiamo presentato un emendamento per mitigare gli effetti della prima rata della Tari, chiedendo che: la rata scadente ad aprile non può superare 1/3 dell’intero ammontare del tributo ed anche l’importi delle successive rate di versamento devono essere sempre commisurate e rapportate ai mesi.
L’emendamento è stato ritenuto inammissibile, per mancanza di volontà da parte Comune del variare il regolamento che regola il tributo stesso. Cosa che ci rendiamo disponibili a fare anche domani.
Scarica: Aumento Tari Cutigliano
Marco Ferrari
Lista civica
“Cutigliano è qui che voglio vivere”